Edilizia: anche OAR vuole modificare Testo Unico
Panci (Ordine Architetti Roma), 'modifica Testo Unico è nell'interesse di tutti'
"La modifica del testo unico sull'edilizia incide direttamente sulla vita di ciascun cittadino, individuando i limiti dell'azione privata sul bene comune. La riorganizzazione e l'allineamento di situazioni pregresse, oltre l'aggiornamento della norma, è volto ad avvicinare il testo alle esigenze attuali della cittadinanza. Abbiamo voluto elaborare queste proposte, con i colleghi di altri 95 Ordini di tutta Italia, perché l’architetto si trova a fare da tramite tra la burocrazia e le necessità, i sogni, dei cittadini. Avere un Testo Unico più chiaro, fruibile, snello, e nell’interesse di tutti". Lo dice all'Adnkronos Alessandro Panci, presidente dell'Ordine degli Architetti di Roma e provincia, commentando la proposta di modifica del Testo Unico sull'Edilizia.
"Gli architetti nel plasmare i luoghi del vivere, non solo traducono in spazio le esigenze e le aspirazioni di ogni individuo e di gruppi sociali, ma puntano alla realizzazione e alla tutela degli interessi generali. Una professione, la nostra, che guarda al presente e al futuro, la cui azione impone doveri nei confronti della società che storicamente ne ha riconosciuto il ruolo primario nelle trasformazioni fisiche del territorio, nella pianificazione e nella conservazione dei paesaggi, naturali e urbani, nonché del patrimonio storico e artistico", spiega Panci.
"Gli architetti hanno sempre avuto un ruolo importante, sono sempre stati parte del dibattito pubblico per le trasformazioni del territorio e delle città. L’attività dell’architetto incide sulle trasformazioni del territorio e delle nostre città per garantire la qualità degli spazi e della vita che in essi si svolge. Etica, responsabilità e qualità del progetto vengono messi a sistema affinché possano generare benefici riverberi e contribuire al progresso e al bene comune", conclude il presidente.
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