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Infortuni sul lavoro in crescita nel 2022 ma è colpa del Covid

Relazione Annuale 2022 infortuni sul lavoro

Nel 2022 sono stati denunciati all’Inail 703.432 infortuni sul lavoro, circa 139mila in più rispetto agli oltre 564mila del 2021 (+24,6%)

Il commissario straordinario dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, a Roma, presso l’Auditorium della Direzione generale di piazzale Pastore, ha presentato la Relazione annuale 2022, che illustra l’andamento di infortuni e malattie professionali, le attività realizzate dall’Istituto sui fronti della ricerca, della prevenzione, della riabilitazione e degli investimenti, i risultati economici conseguiti e gli obiettivi strategici per affrontare le sfide del futuro. Nel 2022 sono stati denunciati all’Inail 703.432 infortuni sul lavoro, circa 139mila in più rispetto agli oltre 564mila del 2021 (+24,6%). L’aumento è dovuto sia ai contagi professionali da Covid-19, passati dai 49mila del 2021 ai 120mila del 2022, sia agli infortuni “tradizionali”, che hanno fatto registrare un incremento di oltre il 13%. Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 429.004, in aumento del 18,2% rispetto ai 363.074 dell’anno precedente. Circa il 15% è avvenuto “fuori dell’azienda”, cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o “in itinere”, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro.

Casi mortali in calo, il 60% è avvenuto “fuori dell’azienda”. Le denunce di infortunio con esito mortale sono state 1.208, con un decremento del 15,2% rispetto alle 1.425 del 2021. Questa contrazione è legata interamente ai decessi causati dal contagio da Covid-19, passati dagli oltre 230 casi del 2021 agli otto del 2022. Gli infortuni mortali accertati sul lavoro sono stati 606, in calo del 21,7% rispetto ai 774 dell’anno precedente. Quelli avvenuti “fuori dell’azienda” sono 365, pari a circa il 60% del totale (45 casi sono ancora in istruttoria). Gli incidenti plurimi, che hanno cioè causato la morte di più lavoratori, nel 2022 sono stati 19 per un totale di 46 decessi, 44 dei quali stradali.

Le patologie denunciate in crescita del 9,9% rispetto al 2021. I dati del 2022 indicano anche un aumento delle denunce di malattia professionale in confronto al 2021 e soprattutto rispetto al 2020, anno in cui il fenomeno risultava ridotto a causa della pandemia. Le patologie lavoro-correlate denunciate all’Istituto sono state quasi 61mila, in crescita del 9,9% rispetto alle oltre 55mila del 2021 e in calo dello 0,9% rispetto alle oltre 61mila del 2019. Al momento è stata riconosciuta la causa professionale a circa 22mila casi, mentre il 9% è ancora in istruttoria. Le denunce riguardano le malattie e non i lavoratori ammalati, che sono circa 42mila, di cui 16.500 con causa professionale riconosciuta.

“L’invecchiamento della popolazione attiva tra i fattori che aumentano l’esposizione al rischio”. Rivolgendosi al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone, e alle altre autorità presenti, D’Ascenzo ha sottolineato che “tra i fattori che stanno incidendo sull’andamento di infortuni e malattie professionali c’è l’invecchiamento della popolazione attiva”. L’allungamento della vita lavorativa “costituisce ormai un fenomeno che investe tutti i settori lavorativi e che ha aumentato l’esposizione al rischio nelle età più avanzate, a causa di uno spostamento in avanti dell’età pensionabile e di un mancato ricambio generazionale. L’incidenza degli infortuni degli over 50enni, infatti, è in aumento ed è pari al 36,4% degli infortuni in complesso e al 50,5% dei casi mortali”. Come evidenziato dal commissario straordinario, la sanità e assistenza sociale è il settore di attività più colpito, a causa dei numerosi contagi da Covid del 2022. Al netto delle infezioni, però, il primo posto spetta alle costruzioni, in cui si registra anche il numero più alto di casi mortali, seguito dai trasporti e dal commercio.    

“Indispensabile rafforzare ulteriormente la sinergia tra istituzioni, parti sociali, lavoratori e imprese”. Per D’Ascenzo, “la presentazione della Relazione annuale Inail offre l’opportunità di riaffermare con forza la necessità di pianificare efficaci e mirate strategie di prevenzione per abbattere l’intollerabile numero di incidenti sul lavoro e malattie professionali”. È indispensabile, inoltre, “insistere per consolidare ulteriormente la sinergia tra istituzioni, parti sociali, lavoratrici, lavoratori e imprese, sollecitando un confronto costante con l’obiettivo di diffondere la cultura della prevenzione per la crescita sociale ed economica del Paese”.

Dal prossimo bando Isi mezzo miliardo di euro per le imprese che investono in prevenzione. Tra le iniziative promosse dall’Inail sul fronte della prevenzione, il commissario straordinario ha ricordato il bando Isi, iniziativa unica nel suo genere in Italia e in Europa attraverso la quale l’Istituto a partire dal 2010 ha messo a disposizione oltre tre miliardi di euro a fondo perduto per sostenere le imprese nella realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Dopo i 333,4 milioni dell’edizione 2022, con cui sono stati apportati ulteriori interventi innovativi per migliorare e semplificare la procedura, per il prossimo bando è previsto uno stanziamento di mezzo miliardo di euro. Sono circa 27mila, invece, le istanze di riduzione del tasso di tariffa per meriti di prevenzione presentate dalle aziende l’anno scorso, con una diminuzione complessiva del premio Inail per le imprese virtuose di circa 164 milioni di euro.

I protocolli con i grandi gruppi industriali coinvolti nella realizzazione delle opere del Pnrr. Nel 2022, l’Istituto ha sottoscritto protocolli d’intesa con grandi gruppi industriali coinvolti nella realizzazione delle opere previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, per la progettazione di azioni congiunte finalizzate alla prevenzione degli infortuni, anche attraverso la sperimentazione di soluzioni tecnologiche innovative. A partire dallo scorso marzo, inoltre, è stato organizzato il Forum della prevenzione “Made in Inail”, percorso di riflessione e confronto con istituzioni, enti locali e parti sociali sulle strategie più efficaci di contrasto agli infortuni e alle malattie professionali, che ha toccato tutto il territorio nazionale.

“Proseguono le collaborazioni con la comunità scientifica, il mondo accademico e il sistema produttivo”. Importanti anche i risultati conseguiti sul fronte della ricerca, “grazie all’elevata professionalità delle risorse interne e alla prosecuzione delle proficue collaborazioni con una serie di partner qualificati nell’ambito della comunità scientifica, del mondo accademico e del sistema produttivo”. A questo proposito D’Ascenzo ha citato “il robot umanoide ErgoCub e i nuovi esoscheletri collaborativi, realizzati insieme all’Istituto italiano di tecnologia (IIT), e il progetto Worklimate, prototipo di sistema di previsione dello stress da calore sviluppato con il Consiglio nazionale delle ricerche e altri partner”.

Grazie al bando Bric attivati progetti di ricerca con oltre 200 partner. Con la pubblicazione del bando Bric 2022, per l’affidamento di ricerche in collaborazione, sono stati attivati progetti con oltre 200 partner per più di 11 milioni di euro. Attraverso il Bando innovazione tecnologica (Bit), promosso insieme al competence center Artes 4.0, l’Inail ha messo invece a disposizione di start up, micro, piccole e medie imprese due milioni di euro per la ricerca di soluzioni innovative per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei contesti industriali. Nello stesso ambito rientrano l’adesione al progetto “Rome Technopole”, ecosistema di innovazione tecnologica promosso dai sette principali atenei capitolini, il rinnovo dell’accordo quadro con Sapienza Università di Roma e la nuova sottoscrizione con l’Università Roma Tre per lo sviluppo di ricerche di comune interesse.

La sperimentazione clinica nel Centro Protesi di Budrio e nel Crm di Volterra. Attraverso la collaborazione con partner di eccellenza come la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, il Campus Bio-Medico di Roma, il Politecnico di Milano, l’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna e l’IIT, è proseguito anche il programma di ricerca scientifica e sperimentazione clinica in campo protesico-riabilitativo del Centro Protesi di Vigorso di Budrio e del Centro di riabilitazione motoria di Volterra, incentrato sulla riabilitazione robotica, sulla protesica di arto superiore e inferiore, sulla chirurgia e riabilitazione, e sui sistemi di valutazione delle abilità residue della persona disabile, con un forte impulso allo sviluppo delle protesi attive di arto superiore e inferiore e alle ortesi motorizzate. Per consentire agli atleti paralimpici di disporre di dispositivi tecnici performanti continua, inoltre, l’attività di ricerca applicata alle protesi sportive svolta in sinergia con il Comitato italiano paralimpico, da cui derivano effetti positivi anche nella realizzazione dei dispositivi protesici per la vita quotidiana.

Le prestazioni sanitarie, per “prime cure” e protesico-riabilitative. Nel 2022 l’Inail ha fornito circa 7,3 milioni di prestazioni sanitarie per infortuni e malattie professionali e più di 521mila prestazioni per “prime cure”. Le prestazioni riabilitative erogate dal Centro Protesi di Vigorso di Budrio, con le filiali di Roma e Lamezia Terme, dal Centro di riabilitazione motoria di Volterra e dagli 11 centri di fisiochinesiterapia attivi in cinque regioni ammontano a circa 150mila e hanno riguardato 3.875 assistiti, mentre quelle di assistenza protesica sono state 6.593. A queste si aggiungono 4.079 prestazioni per la fornitura di ausili per la cura e igiene personale, l’informatica, la mobilità e la domotica, che hanno interessato 3.493 infortunati e tecnopatici.

“Consolidato il percorso di trasformazione digitale dei servizi”. In linea con gli obiettivi strategici delineati nel Piano triennale per l’organizzazione digitale 2020-2022, “con il progressivo rientro dalla situazione emergenziale che ha segnato il primo biennio, nel 2022 si è consolidato il percorso di trasformazione digitale dei servizi Inail verso cittadini, imprese e dipendenti, al fine di garantire un’offerta di qualità in grado di supportare la fase di ripresa post-pandemica”. L’Istituto, inoltre, “ha completato la realizzazione dell’architettura di interoperabilità dedicata al governo degli scambi informativi da e verso altre pubbliche amministrazioni, sia con la completa integrazione dei servizi di PagoPA che con nuovi applicativi, in logica cloud, verso pubbliche amministrazioni esterne”.

Gli investimenti nelle scuole innovative, nell’edilizia sanitaria e nel settore termale. Alla voce investimenti, il commissario straordinario ha ricordato il Programma scuole innovative, che “ha l’obiettivo di riaffermare il ruolo centrale della scuola, attraverso la realizzazione di strutture con elevati standard di sicurezza, tecnologici e ambientali, aperte alle esigenze del territorio e con la creazione di ambienti dove possono essere sperimentati nuovi modelli di apprendimento”, le iniziative urgenti di elevata utilità sociale nel campo dell’edilizia sanitaria, “con un programma di interventi estremamente vasto che prevede di valutare circa 80 iniziative, per un valore complessivo di oltre cinque miliardi di euro”, e gli investimenti nel settore termale e alberghiero-termale, “che l’Inail è autorizzato a valutare in ragione delle esigenze riabilitative dei propri assistiti e con finalità anche di contenimento della spesa sanitaria”.     

Tra le priorità l’ampliamento della tutela ai settori ancora esclusi e al lavoro autonomo. In coerenza con gli indirizzi formulati dal Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail nelle Linee di mandato 2022-2026, D’Ascenzo ha indicato gli obiettivi prioritari per rafforzare la missione sociale dell’Istituto, a partire dalla modifica del Testo unico del 1965, “sia per quanto riguarda l’ampliamento della tutela Inail ai settori ancora esclusi e alle diverse forme di lavoro autonomo per le quali non è previsto l’obbligo assicurativo, sia per il miglioramento delle prestazioni nell’ottica di perfezionare il modello di presa in carico degli assistiti”. Bisogna, inoltre, “rendere strutturali le nuove misure a tutela di alunni e insegnanti introdotte dal decreto lavoro, potenziare le azioni a favore delle imprese, attraverso misure di sostegno economico, consulenza qualificata, iniziative di formazione e informazione e ulteriore incremento dei sistemi premiali di incentivazione per le aziende virtuose”. E ancora “revisionare e semplificare le procedure, mirando anche a un sempre più efficace scambio delle banche dati delle diverse pubbliche amministrazioni, rafforzare la ‘Terza missione’ promuovendo e sviluppando sinergie con il mondo produttivo per rendere più veloce il trasferimento tecnologico e, dunque, l’applicazione pratica nelle aziende dei progetti di ricerca realizzati, e puntare sulla valorizzazione del personale Inail e su nuove assunzioni”.

Le riserve tecniche superano i 35 miliardi di euro. Per quanto riguarda i risultati finanziari ed economici, i dati del preconsuntivo 2022 mostrano che si sono registrate entrate di competenza per 10 miliardi e 876 milioni di euro, circa un miliardo e 798 milioni in più rispetto al 2021, di cui otto miliardi e 774 milioni per entrate contributive, in aumento del 23,96% rispetto ai sette miliardi e 78 milioni del dato di consuntivo del 2021, a testimonianza della ripresa delle attività economiche dopo il periodo di crisi dovuto agli effetti della pandemia. Le uscite di competenza si sono attestate a otto miliardi e 266 milioni, con prestazioni economiche pari a cinque miliardi e 253 milioni, in aumento del 4,45% rispetto al 2021. Sono positivi il risultato finanziario ed economico, con riserve tecniche di circa 35 miliardi e 329 milioni di euro, coperte per il 105,8% da liquidità versata alla Tesoreria dello Stato, senza remunerazione.
   
Calderone: “L'impegno di tutti è garantire che le norme vengano osservate e che i posti di lavoro siano sicuri”. Prendendo la parola al termine della presentazione del commissario straordinario, Calderone ha spiegato che “nel fascicolo che il Ministero del Lavoro porterà per la prossima manovra di bilancio chiederò lo sblocco di una parte dell’avanzo di amministrazione corrente dell’Inail, in modo da utilizzare le risorse per sostenere ancora di più la formazione e tutti gli investimenti in materia di prevenzione dei rischi e di applicazione della normativa per la sicurezza”. Per il ministro, “anche una sola vita umana persa sul lavoro è una sconfitta”. I dati relativi agli infortuni, e in particolare la diminuzione dei casi mortali, “ci consegnano però un sistema che ha saputo generare un livello di attenzione in grado di contrastare alcuni elementi di preoccupazione. C’è un grande sforzo da parte dell’Istituto, del Ministero e del mondo del lavoro per investire in sicurezza e in prevenzione. L’impegno di tutti è garantire che le norme vengano osservate e che i posti di lavoro possano essere di qualità e sicuri”.

1 anno fa
Autore
Luca Morazzano

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