Cemento e calcestruzzo, tutti i numeri nel Rapporto Federbeton
Sul sito della Federazione è scaricabile il resoconto 2022 che sintetizza la situazione del settore
Pubblicato il Rapporto di Sostenibilità 2022 di Federbeton che, ormai con cadenza annuale, offre una fotografia del ruolo decisivo della filiera del cemento e del calcestruzzo per lo sviluppo sostenibile. Il Rapporto è realizzato sulla base delle performance delle aziende riunite in Aitec, Atecap e Assobeton e contiene anche alcune delle buone pratiche realizzate dalle Aziende della Federazione.
Perimetro di rendicontazione delle aziende di produzione di cemento
Nel 2022 la produzione di cemento in Italia è stata di 18.796.540 tonnellate; hanno operato sul territorio 16 aziende di produzione del cemento, come nel 2021. Il rapporto, disponibile in pdf sul sito Federbeton e scaricabile da tutti, comprende l’analisi relativa agli stabilimenti produttivi delle
aziende associate ad Aitec, che nel 2022 hanno rappresentato l’85,6% della produzione nazionale di cemento
Perimetro di rendicontazione delle aziende di produzione di calcestruzzo preconfezionato
Hanno partecipato alla redazione del Rapporto di sostenibilità alcune imprese associate ad Atecap (Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato aderente a Federbeton) per un totale di 351 impianti (l’83% degli impianti associati). Il perimetro rappresenta il 27% della produzione nazionale di calcestruzzo preconfezionato, la quale nel 2022 è stata di 33.107.952 m3.
Nel 2021 gli impianti rendicontati erano 349. Nel 2022, dei 351 impianti totali partecipanti, 22 sono gli impianti che hanno doppio punto di carico (a umido e a secco), 309 sono gli impianti con punto di carico a secco e 20 quelli con solo carico ad umido. I siti estrattivi di proprietà delle aziende rendicontate sono invece 20.
In base a quanto rendicontato dalle aziende partecipanti, nel 2022 le Aziende hanno stimato le distanze medie di approvvigionamento dei costituenti del calcestruzzo preconfezionato riportati nella tabella seguente, insieme a quelli raccolti per gli anni 2020 e 2021.
Perimetro di rendicontazione delle aziende di produzione di manufatti in calcestruzzo
Alla presente edizione del Rapporto di Sostenibilità ha partecipato un campione di imprese aderenti ad Assobeton (Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi, socia aggregata di Federbeton), che producono i seguenti manufatti: travi e pilastri, elementi da fondazione, solai, pannelli, elementi di copertura, blocchi per muratura, masselli e lastre per pavimentazioni, cordoli stradali, conci per galleria, travi da ponte, muri di sostegno, per un totale di 26 stabilimenti (che
rappresentano il 26% degli stabilimenti associati). L’indagine ha restituito risultati interessanti per il comparto, in relazione a molti aspetti ambientali. Della produzione rappresentata nel Rapporto di sostenibilità, pari a 735.831,6 m3 (+30% rispetto al 2021), circa il 15% è costituita da “calcestruzzo a consistenza terra umida”3, utilizzati nel settore dei manufatti in calcestruzzo.
La superficie occupata dalle unità produttive rappresentate è costituita per il 34% da aree coperte; in media nel 39% dei casi, le aree non coperte sono pavimentate.
Per il campione dei produttori di manufatti in calcestruzzo sono state raccolte le distanze medie di approvvigionamento dei principali costituenti.
L’industria del cemento contribuisce all’economia circolare del Paese principalmente attraverso l’utilizzo di combustibili alternativi per la produzione dell’energia termica necessaria e di materie di sostituzione delle materie prime naturali nel processo produttivo.
Le aziende partecipanti hanno utilizzato nel 2022 15.831.264 tonnellate di aggregati naturali (-4,1% rispetto al 2021), 45.233 tonnellate di aggregati riciclati (+4,6%) e 24.091 tonnellate (+12,9%) di aggregati industriali. Il tasso di sostituzione degli aggregati naturali con quelli di recupero è 0,44%, con un incremento di 0,05 punti percentuali rispetto all’anno scorso.
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