Sanità nel Lazio, Zingaretti promette droni e accende la polemica

Si accende di nuovo la polemica sulla gestione sanitaria della Regione Lazio. Nei giorni scorsi il governatore Nicola Zingaretti ha elogiato il servizio sanitario regionale annunciando l’impiego a breve dei droni per il trasporto di organi e sangue. Senza dubbio un’innovazione importante ma non ritenuta centrale da chi da anni lamenta altri disservizi. È il caso di Confail, Confederazione Autonoma Italiana del Lavoro e del suo segretario per il Lazio, Vinicio Amici: “Anziché approvare all'unanimità una mozione bipartisan con cui si chiede alla Giunta di intervenire presso la Conferenza Stato-Regioni per disegnare un reale piano di assunzioni e adeguare gli stipendi del personale infermieristico e medico e del personale 118 a quelli europei, la Regione pensa a fare pubblicità ad un drone per salvare le vite!Il governatore Nicola Zingaretti non ricorda che nel Lazio mancano medici ai pronto soccorso, mancano infermieri, ospedali chiusi, pronto soccorso al collasso in tutta la regione, 118 in affitto, la famosa internalizzazione del 118 è diventata come acqua nel deserto, soldi sperperati per pagare avvocati per tutti i ricorsi fatti all’Ares per un concorso fatto con i piedi, PPI depotenziati in PAT aperti in orario d’ufficio”. Vinicio Amici è un fiume in piena: “Il problema reale nel Lazio sono i Medici dei pronto soccorso perché senza medici si fanno file chilometriche e giornate di attesa. L’emergenza lasciatela fare a chi la sa fare perché giocate con la vita delle persone. D’Amato e Zingaretti dovrebbero pensare ad una valorizzazione complessiva della figura infermieristica con particolare attenzione alla medicina territoriale e di emergenza, alla didattica universitaria, al fine di sviluppare opportunità di crescita professionale e di carriera, in funzione di un accresciuto ruolo dell'infermiere specializzato”.