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Superbonus 110%, il Senato chiede la proroga senza limiti al 2023

Palazzo Madama Roma

In fase di discussione della manovra di bilancio, il Senato ha chiesto al Governo di rimuovere i limiti contemplati nella Legge di Bilancio

In sede di manovra di bilancio, il Senato ha chiesto la proroga generalizzata del Superbonus 110% almeno fino al 2023, priva di requisiti reddituali e indipendente dalla categoria immobiliare oggetto dell'intervento. Richiesto anche, in linea con le istanze Ance in audizione, di incrementare le risorse destinate alla compensazione dei maggiori costi sopportati dalle imprese a causa delle variazioni dei prezzi in aumento dei materiali da costruzione.

Nello specifico, dalla Commissione Lavori Pubblici, sono state queste le richieste avanzate:

In materia di bonus fiscali edilizi:
Si richiede di introdurre dei correttivi alla disciplina delle detrazioni fiscali per gli interventi edilizi, valutando l'estensione temporale della misura agevolativa del superbonus 110 per cento almeno fino al 31 dicembre 2023, al fine di scongiurare il pericolo che le difficoltà provocate dal grande ricorso alla misura costituiscano un ostacolo alla realizzazione delle opere pubbliche previste dal PNRR, e di eliminare la presenza di un reddito ISEE inferiore ai 25.000 euro, subordinando invece la possibilità di usufruire delle agevolazioni al raggiungimento, entro determinati limiti temporali, di percentuali prestabilite dello stato di avanzamento dei lavori;
si rende necessaria l'eliminazione di ogni riferimento alla retroattività legata alla effettuazione della comunicazione di inizio lavori asseverata per il riconoscimento del superbonus e degli altri bonus edilizi per unità unifamiliari;
si richiede di adottare iniziative normative volte a prorogare, almeno fino al 31 dicembre 2024, le agevolazioni previste dal cosiddetto "superbonus rafforzato" di cui all'articolo 119, comma 4-ter, del decreto-legge n. 34 del 2019 e le disposizioni per la fruizione con riferimento alle spese eccedenti il contributo ("in accollo"), per gli interventi di ricostruzione realizzati nei comuni ricadenti nelle zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3 ai sensi dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3519 del 28 aprile 2006, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 108 dell'11 maggio 2006.
si valuti l'opportunità di adottare iniziative volte a prorogare, almeno al 31 dicembre 2022, le agevolazioni previste dal cosiddetto "sismabonus acquisti" e dal cosiddetto "supersismabonus acquisti";
si valuti l'opportunità di agevolare la misura del superbonus 110 per cento anche nei casi in cui la rete cittadina sia servita da impianti di teleriscaldamento.
Sul caro materiali:
con riferimento agli stanziamenti previsti all'articolo 136, sia valutata l'opportunità di incrementare le risorse destinate alla compensazione dei maggiori costi sopportati dalle imprese a causa delle variazioni dei prezzi in aumento dei materiali da costruzione.

2 anni fa
Autore
Luciano Razzano

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