Quella società che vuole solo apparire
Lo scrittore Arrighi sulla vicenda degli youtuber che conducendo una Lamborghini hanno causato un morto
"L'assurda tragedia avvenuta a Roma e nella quale ha perso la vita un bambino di 5 anni era legata a una 'sfida social'. Secondo gli inquirenti, infatti, l’ipotesi più probabile è quella di una 'challenge' su YouTube. Sulla Lamborghini, secondo la prima ricostruzione, si trovavano gli influencer del canale YouTube Theborderline e il giovane conducente dell'auto è indagato per omicidio stradale. Alcuni testimoni avrebbero visto con quella stessa Lamborghini i giovani che circolavano per il quartiere già da due giorni, filmandosi con il telefonino. Non è la prima volta, purtroppo, che gravi incidenti stradali e mortali sono causati dal bisogno di condividere online le proprie azioni, bisogno che può diventare talmente urgente da sfociare in una vera e propria compulsione. Pensiamo, ad esempio, agli incidenti stradali avvenuti la scorsa estate sul grande raccordo anulare, sempre a Roma, e sulla statale 36 di Cinisello Balsamo, dove i terribili schianti sono stati ripresi da video in diretta". Così Gianluca Arrighi, avvocato criminalista e scrittore di libri noir.
"Viviamo nella società dell’apparire - commenta Arrighi -, ma anche nella società della solitudine, che spiega il bisogno di condividere con chiunque i momenti della nostra vita. Questa sorta di egocentrismo maniacale può portare alla megalomania, ossia alla mania di grandezza accompagnata dalla sensazione di sentirsi invincibili e onnipotenti. Internet e i social network creano una sorta di sfida con gli altri utenti: si è sfidati a esibirsi, a far parlare di sé, a cercare continue gratificazioni, a soddisfare un bisogno di gloria. La rete rappresenta attualmente il palcoscenico ideale sul quale il narcisista che si nasconde in ogni persona può mettersi in mostra dando il meglio, o spesso il peggio, di sé".
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