Bielorussia: la minaccia di Lukashenko all’Europa
Da parte del presidente bielorusso chiare le minacce: "Chiuderemo i rubinetti del gasdotto se avremo altre sanzioni"
Nell’ambito della crisi tra Bielorussia e Unione Europea, che vede i migranti schiacciati al confine tra esercito bielorusso e polacco, il leader bielorusso Alexandr Lukashenko ha rilasciato nuove dichiarazioni che fanno discutere ma, a quanto pare, non intimoricono l'Europa.
La minaccia
Lukashenko ha minacciato, nel caso l’UE introducesse l'inasprimento delle sanzioni annunciato contro Minsk, di chiudere i gasdotti, infrastrutture fondamentali che partono dalla Russia per rifornire l’Unione Europea di gas.
L’inasprimento delle sanzioni minacciato dall’Europa era una risposta alle politiche di “dirottamento” dei flussi migratori verso l’Europa attuato dalla Bielorussia, come risposta a precedentisanzioni dell'UE contro il regime di Lukashenko.
"Forniamo all'Europa il riscaldamento e i Paesi europei ci minacciano di chiudere le frontiere. E se noi interrompessimo il transito di gas diretto all'Europa?" - ha affermato Lukashenko in un incontro con il proprio esecutivo - Raccomanderei alla leadership polacca, a quella lituana e ad altre personalità prive di senno di pensare prima di parlare. Non ci fermeremo di fronte a nulla per proteggere la nostra sovranità e indipendenza".
Niente paura
Arrivata quasi immediatamente la risposta di Paolo Gentiloni, ex premier italiano e attuale commissario europeo all’Economia. “Certamente non ci facciamo intimidire dalle minacce di Lukashenko" ha affermato Gentiloni in conferenza stampa.
Intanto dalla Russia arrivano notizie della prosecuzione dei contatti tra il governo russo e quello di Minsk. "Non centriamo nulla con gli sviluppi in corso al confine fra Bielorussia e Polonia ma, come tutti gli altri Paesi, cerchiamo di risolvere la situazione - ha fatto sapere il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov – Putin mantiene contatti con Lukashenko e la situazione al confine è stata al centro dei colloqui”.
Difficile pensare che, anche in caso di nuove sanzioni da parte dell'Unione, Lukashenko possa arrivare ad attuare una risposta tanto drastica.
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