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Putin riflette sui negoziati. Donbass permettendo

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C'è necessità di una tregua, così la Bielorussia resta terra 'neutrale'. Purgatori: 'desta perplessità che Erdogan sia tra i garanti della pace'

La Bielorussia è "il posto giusto" per i negoziati tra Mosca e Kiev. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel corso di una conferenza stampa insieme al leader di Minsk, Alexander Lukashenko. "Vorrei esprimere la mia gratitudine ai nostri colleghi bielorussi per la buona organizzazione di diversi round negoziali sul loro territorio - ha affermato - È diventato possibile avviare un dialogo diretto con la parte ucraina in gran parte grazie agli sforzi personali del presidente Alexander Lukashenko - Riteniamo che la Bielorussa sia il posto giusto per ulteriori contatti".

"Quello che sta succedendo in Ucraina è una tragedia, ma Alexander Lukashenko ha detto correttamente: non c'era scelta - ha affermato - Semplicemente non c'era scelta, l'unica domanda era quando sarebbe iniziato. Questo è tutto".

Così, Russia e Bielorussia dovrebbero rafforzare la loro integrazione per fare fronte comune contro le sanzioni dell'Occidente, ha ribadito il presidente russo. "Sono convinto nella situazione attuale, in cui i paesi occidentali hanno scatenato una guerra di sanzioni a tutto campo contro la Russia e la Bielorussia, è importante rafforzare la nostra integrazione nel quadro dell'Unione (tra i due Paesi, ndr)", ha detto Putin.

"Putin non ha ancora davvero usato le forze speciali, le armi letali o l’aviazione, credo che il suo obiettivo sia attestarsi nel Donbass e in Crimea, la conquista di Mariupol significa avere la bretella di congiunzione, un obiettivo che ritengo possa portarlo ad un cessate il fuoco". Lo ha detto il giornalista Andrea Purgatori, conduttore di 'Atlantide' su La7, intervistato nel podcast 'A qualcuno piace spin' su Radio Leopolda.

"Non a caso la vera battaglia si svolge lì e non altrove, se prende quella zona blocca i flussi commerciali dell’Ucraina e ha il controllo strategico del paese e poi le cose non vanno benissimo -ha spiegato Purgatori-. Una tregua sta diventando necessaria per entrambi, serve anche a Zelensky non solo a Putin".

"Quattro giorni dopo l’inizio del conflitto i due presidenti si erano seduti a un tavolo: che cosa è accaduto dopo? Quali interessi mondiali ci sono in questa guerra? L’Europa sarà quella che pagherà di più, va perseguita la strada del negoziato: Europa e Nato trovino una personalità adeguata a discutere la trattativa, incredibile sia Erdogan che, posto ci riesca , presenterà un conto salatissimo", ha aggiunto.

 

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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