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Bolsonaro condanna l'assalto al palazzo presidenziale

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Mentre continuano gli arresti da parte della polizia nei confronti dei facinorosi l'ex presidente condanna gli atti di violenza

Almeno 400 persone sono state arrestate dopo che i sostenitori pro-Bolsonaro hanno preso d'assalto importanti edifici governativi nella capitale del Brasile, ha dichiarato Ibaneis Rocha, governatore del Distretto Federale del Paese di cui fa parte Brasilia.

"Pagheranno per i crimini commessi", ha twittato Rocha. "Continuiamo a lavorare per identificare tutti gli altri che hanno partecipato a questi atti terroristici nel Distretto Federale. Continuiamo a lavorare per ristabilire l'ordine".

Ecco che però è arrivata anche la condanna da parte dell'ex presidente Bolsonaro. "Le manifestazioni pacifiche, secondo la legge, fanno parte della democrazia. Invece, i saccheggi e le invasioni di edifici pubblici come avvenuti oggi, così come quelli praticati dalla sinistra nel 2013 e nel 2017, sono illegali". Lo ha scritto su Twitter l'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro negando la propria responsabilità per l'assalto alle istituzioni a Brasilia da parte dei suoi sostenitori. A più di sette ore dall'attacco agli edifici pubblici, l'ex presidente brasiliano ha assicurato che durante il suo mandato ha "sempre" rispettato la Costituzione, "rispettando e difendendo le leggi, la democrazia, la trasparenza e la sacra libertà". "Inoltre - ha aggiunto - ripudio le accuse, senza prove, che l'attuale capo dell'Esecutivo del Brasile mi ha attribuito".

Allo stesso modo, Bolsonaro ha paragonato gli eventi accaduti ieri, che ha descritto come "depredazioni e invasioni" con le manifestazioni indette dalla sinistra", affermando che "sfuggono alle leggi", poiché "manifestazioni pacifiche e legali fanno parte della democrazia".

1 anno fa
Autore
Pasquale Lattarulo

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