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Gli ecovandali continueranno a delinquere

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Paracini (attivista) sul ddl: 'disposti ad andare in carcere, repressione dura non è la soluzione'

Mentre Fratelli d'Italia e il centrodestra brindano all'approvazione della legge contro i cosiddetti 'eco-vandali' che inasprisce le sanzioni per chi imbratta o danneggia monumenti e opere d'arte (le multe vanno da un minimo di 10.000 ad un massimo di 60.000 euro), gli attivisti per il clima di Ultima generazione fanno sapere che la loro protesta non si ferma e che continueranno a non sborsare un euro per i danni. Certo, il ddl licenziato oggi dalla Camera "influirà sulle nostre azioni perché si rischiano pene e sanzioni sempre più gravi. Siamo sempre stati ben coscienti, però, del fatto che avremmo scatenato delle reazioni repressive molto, molto forti. Quindi, il nostro bisogno di compiere queste azioni e la loro frequenza non cambieranno", assicura all'Adnkronos Laura Paracini, attivista e addetta stampa di Ultima generazione, che con il collettivo ha condotto diverse azioni di disobbedienza civile.

E proprio mentre la Camera trasforma in legge il ddl Beni culturali, tre attivisti di Ultima generazione sono stati condannati a 6 mesi dal Tribunale di Bologna per aver bloccato la tangenziale della città lo scorso 2 novembre: "La possibilità di venire repressi in modo sempre più duro fa parte del percorso che abbiamo deciso di intraprendere. Si è sempre cercato di reprimere duramente questi movimenti: ma a maggior repressione corrisponde sempre maggior consenso", osserva ancora Paracini: "La soluzione non sarà mai la galera, quando si ha a che fare con chi protesta per cause più che lecite. Noi stiamo andando nella direzione giusta: se creiamo una risposta così forte è perché stiamo solleticando gli interessi giusti. Non c'è strada diversa".

Come vi comporterete di fronte al rischio di multe sempre più salate? "La nostra strategia per quanto riguarda le multe - spiega all'Adnkronos l'attivista - è sempre stata quella di non pagarle, sia perché non abbiamo la disponibilità economica sia perché le nostre azioni di disobbedienza sono tante, quindi è impossibile per noi pagare le sanzioni. Continueremo a non pagare, accettando tutte le conseguenze penali e legali che ne derivano".

Insomma, le proteste di Ultima generazione proseguiranno con nuove azioni non violente: "Noi non ci fermiamo. Tutte le persone coinvolte sono consapevoli del rischio - rimarca Paracini - e sono disposte ad accettare il carcere e tutta le repressione che ne seguirà. Fa parte del piano, questo è il progetto in cui abbiamo scelto di credere. Sapevamo sarebbero arrivati momenti come questo".

19 Gennaio
Autore
Pasquale Lattarulo

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