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Ucraina: l'area della diga allagata si è dimezzata

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L'esercito russo ridispiega le truppe dopo il crollo della diga. L'esplosione serviva a impedire controffensiva in aree allagate

L'area allagata dopo il crollo della diga Kakhovka lo scorso 6 giugno si è praticamente dimezzata, mentre il livello dell'acqua sta calando. A quanto riferisce l'amministrazione dell'oblast di Kherson, scrive Ukrainska pravda, le aree allegate sono scese da 139 a 77, 78 chilometri quadrati, mentre il livello dell'acqua arriva a 4,07 metri.

Sulla riva destra del fiume Dnipro, sotto controllo ucraino, vi sono ancora 32 centri abitati e 3.821 edifici residenziali allagati. Sulla riva sinistra sotto controllo russo sono 14 i centri abitati ancora sott'acqua.

Le forze russe hanno ridispiegato le truppe di elite presenti nell'oblast di Kherson verso altre direzioni dopo l'inondazione causata dal crollo della diga di Kakhovka. Lo ha scritto su Telegram la vice prima ministra ucraina Hanna Maliar, sostenendo che i russi hanno fatto esplodere la diga per impedire la controffensiva di Kiev nelle zone allagate.

Secondo Maliar, citata da Kyiv Independent, i marine russi, le truppe aerotrasportate e la 49esima unità dell'esercito sono state ridispiegate dall'oblast di Kherson in direzione di Bakhmut e Zaporizhzhia.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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