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Caos Ucraina: intanto è guerra nel Donbass

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Mentre la diplomazia è al lavoro per evitare l'invasione russa si accendono le schermaglie tra la repubblica autoproclamata e gli ucraini

Un "aumento importante" delle violazioni del cessate il fuoco nel Donbass rispetto ai giorni passati. Nella tarda serata di ieri l'Osce ha segnalato di aver registrato centinaia di casi il giorno precedente nella regione in cui si trovano Donetsk e Luhansk. Qui sono state segnalate 648 violazioni, comprese 519 esplosioni. Nella zona di Donetsk 222 violazioni, con 135 esplosioni.

L'Osce ha ribadito la "necessità" di astenersi dall'uso della forza e di attenuare una situazione "già tesa". "La retorica sempre più ostile e incendiaria che abbiamo sentito di recente mina gli sforzi per promuovere pace, stabilità e sicurezza e aumenta il rischio di nuovi scontri ed escalation. Deve finire", chiede l'organizzazione.

Intanto i leader separatisti nell'est dell'Ucraina dichiarano che prosegue l'evacuazione della popolazione dalla regione denunciando attacchi nella notte. Più di 6.000 persone, compresi 2.400 bambini, sono stati trasferiti dall'area. Alloggi sono stati preparati nella regione meridionale russa di Rostov. Stamani da Donetsk i separatisti hanno denunciato decine colpi sparati dalla mezzanotte contro il loro territorio, mentre i leader di Luhansk hanno denunciato violazioni del cessate il fuoco. Notizie che non possono essere verificate in modo indipendente. Le parti si scambiano regolarmente accuse. 

E così circa 25.000 hanno lasciato l'autoproclamata repubblica popolare di Luhansk e altre 10.000 persone lasceranno l'area. Lo ha detto, secondo quanto riporta l'agenzia Tass, il ministro per le emergenze dell'autoproclamata repubblica Yevgeny Katsavalov. "Circa 25.000 hanno passato il confine con i loro mezzi - ha affermato - E' in fase di organizzazione un convoglio organizzato per il trasferimento di 10.000 persone".

Il leader della autoproclamata repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, annuncia di aver "firmato un decreto per la mobilitazione generale". In un videomessaggio di cui dà notizia l'agenzia Tass, si rivolge ai "connazionali riservisti" affinché si presentino agli uffici militari. "Faccio appello a tutti gli uomini della repubblica in grado di imbracciare un'arma a difendere le loro famiglie, i loro bambini, le loro mogli, le loro madri", ha scritto Pushilin su Telegram rivolgendosi ai riservisti.

2 anni fa
Autore
Pasquale Lattarulo

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