Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

L'Italia pensa al nucleare pulito

nucleare.jpg

Il premier Mario Draghi parla di accelerare la transizione delle rinnovabili, la Boschi (IV) parla direttamente di nucleare pulito

"La ricerca è fondamentale, in ogni ambito, per cui l'impegno tecnico e economico sulla fusione a confinamento magnetico è l'unica via possibile per reattori commerciali per energia elettrica economica e sostenibile": ormai il governo italiano ha capito che deve accelerare sulla transizione energetica, non più solo a parole ma attraverso una serie di atti concreti, volti a smantellare la rete di burocrazia messa su negli anni dagli stessi enti pubblici. E non è un caso che Mario Draghi abbia fortemente sottolineato questo aspetto alla Camera.

"Sulle rinnovabili è fondamentale realizzare le infrastrutture, sono parte fondamentale del futuro dell'Italia e occorre la collaborazione di tutti, soprattutto del territorio, delle Regioni", anche prendendo in considerazione la possibilità di "sospendere certe norme in un periodo di guerra", dunque "in un contesto che non è normale". Il governo ha messo in campo risorse imponenti per fronteggiare il caro bollette, "questo non è sufficiente, però. Non è sufficiente. A noi paiono grandi numeri, in un altro contesto sarebbero stati visti come numeri impensabili, ma non è sufficiente. Chi ce lo dice? Le imprese, la gente. Ci dicono che non ce la fanno, quindi dobbiamo lavorare anche su altre cose" ha ribadito il premier Mario Draghi.

"Siamo soddisfatti per quanto confermato dal presidente del Consiglio e gli chiediamo di andare avanti nella diversificazione energetica". Lo ha detto Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia Viva, nella replica al question time al presidente del Consiglio Mario Draghi, dopo la conferma sugli investimenti sul nucleare pulito e l'attivazione del primo impianto in Europa tra il 2025 e il 2028.

"Sulla questione energetica dobbiamo essere chiari: o si sblocca ora o non si sblocca più. Benissimo i rigassificatori - ha proseguito - le rinnovabili, come l'insistenza sulle tecnologie innovative. Tuttavia, oltre ad alleggerire la burocrazia, dobbiamo superare la politica dei 'no' a prescindere che negli anni ha fermato la realizzazione di molte opere. Assistiamo alla prodigiosa conversione di molti gruppi politici su questi temi. Senza far polemica, però, dobbiamo anche dire che se oggi abbiamo il Tap, questo è stato per la determinazione e l'insistenza di governi di cui ho fatto parte. Con altrettanta onestà, dobbiamo ricordare che quando otto anni fa presentammo lo Sblocca Italia, venimmo massacrati mediaticamente, ricevendo ogni forma di offesa e minaccia". "Non possiamo perdere nemmeno un secondo su questi temi. Italia Viva c'è e sosterrà l'impegno del governo perché dobbiamo passare dalle parole ai fatti", ha concluso.

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

Commenti