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L’eredità di Umberto Eco e il frutto dei narcisisti imbecilli

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Il semiologo e massmediologo che oggi avrebbe compiuto 90 anni si scagliò contro gli imbecilli della Rete, ma dimenticò i narcisisti

«I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli». Ho scelto questa frase perché oggi Umberto Eco avrebbe compiuto 90 anni. Solo che l’illustre semiologo e massmediologo si era contenuto, non avendo racchiuso in questa sua analisi un’altra categoria altrettanto pericolosa: i narcisisti (da Narciso, eh). Li riconosci subito: non forniscono consigli ma diktat, suddividono il loro microcosmo in cavalieri bianchi e cavalieri neri, non pongono riflessioni ma legiferano risposte. Immancabilmente, campeggia la loro immagine in ogni post, in qualsiasi momento o atto della giornata, soprattutto dopo l’inoculamento del vaccino antiCovid, ma anche quando non hanno nulla da dire e condividono anche mentre sono nella toilette. Caro Umberto, non hai idea quanti narcisisti imbecilli popolino la Rete e condividiamo la vita reale. 
 
2 anni fa
Autore
Gian Luca Campagna

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