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Il nuovo romanzo di Elena Ferrante contro la lingua cattiva

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Si intitola "I margini e il dettato" ed uscirà il 17 novembre, in contemporanea con lettura-spettacolo teatrale a Bologna

Si intitola "I margini e il dettato" ed uscirà il 17 novembre, in contemporanea con lettura-spettacolo teatrale a Bologna. 

Elena Ferrante, la misteriosa scrittrice che si nasconde dietro a uno pseudonimo, autrice della saga bestseller internazionale dell'"Amica geniale", chiama a raccolta contro "la lingua cattiva", storicamente estranea alle verità delle donne, e propone una fusione corale dei talenti femminili in quattro testi sulla altrui e sulla propria "avventura dello scrivere" raccolti nel libro "I margini e il dettato" (pagine 160, euro 15), che le Edizioni E/O pubblicheranno il 17 novembre.

Si tratta di tre lezioni magistrali destinate alla cittadinanza di Bologna in occasione delle 'Umberto Eco Lectures' che si terranno a partire dal 17 novembre 2021, e un saggio composto per la chiusura del convegno dell'Associazione degli italianisti sul tema "Dante e altri classici", dal titolo "Il nuovo alfabeto di Dante, le parole di Beatrice".

In contemporanea con l'uscita del libro, a Bologna, presso il Teatro Arena del Sole, da mercoledì 17 a venerdì 19 novembre, alle ore 20.30, andrà in scena "La scrittura smarginata - Le Umberto Eco Lectures" di Elena Ferrante, un ciclo di tre lezioni in forma di spettacolo: tre differenti testi ("La pena e la penna", "Acquamarina", "Storie, io", presenti nello stesso volume) presentati al pubblico per la prima volta, a cui dà voce e corpo l'attrice Manuela Mandracchia. Le lezioni permettono di ascoltare Elena Ferrante, e non solo di leggerla, ne mostrano una possibile incarnazione teatrale che, rispettando la sua richiesta di discrezione, la metta in scena come autrice.

Le tre lezioni affrontano diversi temi. La prima ("La pena e la penna") parla delle modalità di scrittura da cui originano i romanzi di Elena Ferrante e delle loro dinamiche: una modalità "acquiescente", ordinata, educata a stare entro i margini, e una "impetuosa", impulsiva e "strafottente", che vive dentro la prima.

La seconda ("Acquamarina") mostra come questi due tipi di scrittura, la "scrittura diligente" e la "scrittura smarginata", e le loro dinamiche abbiano portato alle scelte stilistiche ed estetiche ("finto realismo", "uso della prima persona") che stanno alla base dei suoi primi tre libri ("L'amore molesto", "I giorni dell'abbandono", "La figlia oscura") e, muovendo anche da pagine che mettevano in scena la scrittura di una donna per un'altra, abbiano contribuito a delineare "il rapporto tra Lenù e Lila, tra le loro scritture" (de "L'amica geniale").

La terza ("Storie, io") illustra il dialogo che ogni testo intrattiene necessariamente con altri testi, l'inevitabile carattere intertestuale di ogni testo, anche quando cerca di dire la vera "vita vera": "quando parlo del mio io che scrive, dovrei subito aggiungere che sto parlando del mio io che ha letto", afferma la scrittrice.

I tre appuntamenti sono a ingresso gratuito (prenotazione obbligatoria) e si potranno seguire in diretta streaming sui profili social di Unibo (Facebook e Youtube); ERT/Teatro Fondazione (Facebook e Youtube); Teatro Arena del Sole (Facebook); Edizioni E/O (Facebook).

Le Umberto Eco Lectures sono parte di una tradizione di Lectiones magistrali affidate a personalità della cultura nazionale e internazionale che, a partire dal 2000, Umberto Eco - allora direttore della Scuola Superiore di Studi Umanistici dell’Università di Bologna - decise di proporre all’Università e alla città. La prima serie (nel gennaio del 2000) fu affidata a Elie Wiesel, l’ultima (nella primavera del 2014) a Orhan Pamuk.

Su invito dell'attuale direttore del Centro Internazionale di Studi Umanistici dell’Università di Bologna, professore Costantino Marmo, Elena Ferrante ha scritto le tre lezioni che saranno portate in scena da Manuela Mandracchia, nota interprete teatrale e cinematografica italiana, indicata dalla stessa autrice. Un evento unico nel suo genere, realizzato in stretta collaborazione dal Centro Internazionale di Studi Umanistici “Umberto Eco” dell’Università di Bologna, 

3 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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