L'altro campionato di A, quello della salvezza possibile

Gli ultimi tre turni sono quelli fondamentali. Sono quelli che decideranno questo campionato. Per il Frosinone il campionato, il suo scudetto, è la salvezza, che sarebbe la prima storica nella massima serie.

Lo stato di salute delle formazioni in lotta per restare ancora per una stagione in un posto al sole è altalenante, ma vediamo squadra per squadra il momento  che vivono.

La classifica vede spacciata la Salernitana, un mesto fanalino di coda a 15 punti, più su, corroborato dall’incredibile successo contro l’Inter campione d’Italia, il Sassuolo, unica formazione ad aver battuto i nerazzurri. Anzi, addirittura, due volte! Gli emiliani sono a quota 29 e dopo una serie di  momenti bui hanno rilanciato le ambizioni salvezza. Fa ancora eco, inutile negarlo la clamorosa vittoria sull’Inter, che dopo aver vinto lo scudetto si è inevitabilmente rilassata, tant’è che è risultata incapace di fare un solo golletto alla seconda difesa più perforata del campionato (70 reti!, contro le 75 dei salernitani). Per la squadra di Ballardini 5 punti nelle ultime 5 partite e una trasferta in casa del Genoa, che sì non ha nulla più da chiedere al campionato ma continua a giocare, come dimostrano i tre schiaffi al Cagliari e il pari pirotecnico maturato a San Siro contro il Milan. Gilardino non potrà schierare la formazione migliore, essendo assenti per noie muscolari Malinovsky, Bani e Messias. Ballardini nutre dubbi sul recupero di Castellejo e Defrel. Poi al Mapei ecco Sassuolo-Cagliari e la trasferta contro la Lazio, ancora alla ricerca di un posto al sole in Europa, con Tudor deciso a conquistarlo.

A quota 30 ecco l’Udinese, reduce da un punticino strappato per grazia ricevuta all’ultimo respiro contro il Napoli. I friulani vengono da due pareggi di fila, dopo 3 sconfitte consecutive, 2 punti appena in 5 partite, con Cannavaro ancora a secco di vittorie da quando s’è seduto sulla panchina al posto di Cioffi. I friulani giocheranno il posticipo lunedì alle 18.30 in casa del Lecce, in quella che è un’autentica sfida salvezza (da questa giornata e fino alla fine i bianconeri saranno padroni del proprio destino incontrando tre dirette concorrenti, come Empoli in casa e Frosinone). I salentini hanno Piccoli squalificato mentre assenti per infortunio Banda e Kaba. Ma anche Cannavaro non sorride: Pereyra è out, al pari di Giannetti e Thauvin, che difficilmente saranno a Lecce.

A 32 a braccetto ecco Empoli e Frosinone. I ciociari apriranno la giornata sfidando venerdì sera allo Stripe l’Inter in una partita che vede i padroni di casa decisamente contrariati per l’atteggiamento dei nerazzurri, rinunciatari all’inverosimile a Sassuolo. Difficilmente Simone Inzaghi concederà e tollererà per due turni di fila cali di tensione nella sua truppa, anche se in verità dopo la trasferta emiliana la rosa si è presa due giorni di riposo ed ha ripreso gli allenamenti solo martedì pomeriggio. Ritmi blandi, quindi, in casa nerazzurra, coi giocatori con la testa più agli Europei che a scaramucce che non portano nulla se non invece qualche infortunio. La squadra di Di Francesco viene da 6 risultati utili di fila, nelle ultime 5 partite ha strappato 7 punti che hanno rilanciato le ambizioni di salvezza. DiFra farà a meno di Barrenechea, squalificato, ma nella terra di mezzo recupererà probabilmente Harroui, oltre a Gelli. In casa Inter è in forte dubbio Aceri, ma dovrebbero tornare Thuram e Dimarco. Un pareggio potrebbe stemperare le polemiche e accontentare entrambe le formazioni. Anche perché poi il Frosinone è attesa dalla non proibitiva trasferta di Monza e soprattutto affronterà poi in casa l’Udinese in un match da dentro e fuori.

L’Empoli nelle ultime 5 giornate ha racimolato 7 punti. Domenica all’ora di pranzo giocherà all’Olimpico contro la Lazio un match che vede i biancocelesti ancora sperare all’Europa. Infatti, l’Europa League non è affatto un miraggio e paradossalmente nemmeno la Champions, tanto che gli uomini di Tudor vengono da tre successi di fila e l’ultimo pari è stato maturato dal Monza a tempo scaduto. In casa laziale unico assente Gila. Poi, c’è Udinese-Empoli e infine i toscani tornano al Castellani contro la Roma. Insomma, un trittico non proprio semplice, perché la partita che la squadra di Nicola avrebbe dovuto vincere era quella proprio contro il Frosinone. Nicola dovrà presumibilmente fare a meno di Cerri per il match contro la Lazio.

Il Cagliari è a quota 33. Non crediamo che sia salvo. Anzi. Perché nel prossimo turno giocherà in casa di un Milan che deve fare pace coi propri tifosi: i sardi hanno conquistato 6 punti nelle ultime 5 partite ma non vincono da 4 turni. Poi c’è la delicata trasferta di Sassuolo, autentico spareggio, per poi ricevere in casa una Fiorentina con la testa in vacanza. La squadra vive una situazione complicata. Infatti, a Milano la truppa di Ranieri sarà priva di Oristanio e Augello squalificati, con l’uomo della provvidenza Viola ancora infortunato e con acciaccati Jantko e Mancosu. In casa Milan assenti Maignan e Loftus-Cheek oltre Kjaer per infortunio.

Il Verona a 34 non è affatto tranquillo, ma il cammino è semplice. Riceve il Toro dell’ex Juric, forse già in smobilitazione, a corto di vittorie (e di Vlasic). Baroni farà a meno di Folorunsho, squalificato, anche se gli scaligeri hanno dimostrato di togliersi d’impaccio da situazioni critiche (7 punti nelle ultime 5). Poi i veneti saranno a Salerno e infine riceveranno l’Inter. Insomma, un cammino tutt’altro che difficile. Il Verona è virtualmente salvo.

Il Lecce è a quota 37, viene da 4 risultati utili di fila, 8 punti in 5 partite. E ha un match point salvezza contro l’Udinese: chissà se sarà proprio Gotti a dare un colpo letale ai friulani. Un punto sancirebbe la matematica salvezza. Quello che è certo è che i giallorossi non possono permettersi passi falsi: nel match successivo ricevono l’Atalanta e poi vanno a Napoli, due partite contro due avversari che non regalano nulla e che restano di altissima qualità.