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La Ue chiede la pace ma a Gaza non c'è tregua

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La Spagna chiede a gran voce che venga richiesto il cessate il fuoco mentre a Gaza i residenti non riescono a fuggire dalla Striscia

Oggi nel Consiglio Affari Esteri dell'Ue "dirò ai miei colleghi che l'Europa deve alzare la voce per chiedere la pace, una protezione totale dei civili palestinesi e lo stretto rispetto del diritto internazionale umanitario. Tornerò a sottolineare la proposta spagnola di una conferenza di pace: sempre più Paesi nel mondo la accettano e lavorano a favore di questa idea". Lo dice il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares Bueno, a margine della riunione a Bruxelles.

"Chiederò - continua - che l'Europa domandi un cessate il fuoco umanitario, primo passo per la conferenza di pace per creare una pace definitiva. L'Europa deve mobilitarsi perché esista e venga riconosciuto uno Stato palestinese funzionante. Chiederò anche la liberazione immediata e incondizionata di tutti gli ostaggi: su questo ho delle buone notizie, finalmente i primi cittadini ispano-palestinesi hanno iniziato a passare il primo punto di controllo palestinese", conclude.

"Noi, come europei, stiamo facendo tutto il possibile per alleviare le sofferenze" nella Striscia di Gaza, "pertanto è essenziale che ci siano pause umanitarie, perché è chiaro che la sofferenza è molto grande". Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles.

Intanto ai residenti di otto località del nord di Israele è stato chiesto di spostarsi nei rifugi fino a che i militari non avranno valutato la situazione. Tutte le strade della Alta Galilea sono state chiuse al traffico. Poiettili di mortaio sono stati lanciati dal Libano e hanno raggiunto aree disabitate di Israele. Le forze israeliane hanno risposto all'attacco.

13 Novembre
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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