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La Giordania e l'Egitto frenano Israele

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Il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi e il re Abdullah II di Giordania si oppongono a qualsiasi tentativo di porre fine alla causa palestinese

Il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi e il re Abdullah II di Giordania si oppongono a qualsiasi tentativo di porre fine alla causa palestinese o allo sfollamento dei palestinesi della Striscia di Gaza e della Cisgiordania sia all'esterno che all'interno dei loro territori. E' quanto si legge nella dichiarazione congiunta al termine dell'incontro tra i due leader nel Palazzo Al-Ittihadiya al Cairo diffusa dalla presidenza egiziana. Al Sisi e il re di Giordania, "hanno ribadito il loro completo rifiuto per ogni tentativo di porre fine alla causa palestinese o di spostare i palestinesi fuori dalle loro terre o di sfollarli internamente, sottolineando che l'unica soluzione che la comunità internazionale deve spingere verso la sua attuazione è un cessate il fuoco immediato e l'entrata in vigore degli aiuti umanitari", si legge nella dichiarazione della presidenza egiziana.

I due leader hanno anche chiesto una "soluzione equa e globale" al conflitto, che secondo loro dovrebbe includere la creazione di uno stato palestinese indipendente lungo i confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale. L'incontro è avvenuto pochi giorni dopo che l'Egitto ha lanciato un nuovo piano di pace che sarebbe stato respinto da Hamas e dalla Jihad islamica.

A novembre, l'Egitto e il Qatar hanno svolto un ruolo fondamentale nello stabilire un accordo temporaneo di cessate il fuoco che ha portato al rilascio di alcuni ostaggi israeliani che erano detenuti da Hamas e dalla Jihad islamica nella Striscia di Gaza dopo gli attacchi dello scorso 7 ottobre.

28 Dicembre
Autore
Claudio Mascagni

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