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La Ue ostaggio dell'energia russa

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La considerazione dell'eurodeputata Ceccardi (Lega), la posizione dell'Ungheria e la polemica di don Ciotti sulle guerre dimenticate

Ucraina: Ceccardi (Lega), 'Guerra evidenzia criticità Ue'

Qual è il ruolo della Ue nel conflitto in Ucraina? E perché parliamo soltanto della guerra in Europa tacendo degli altri conflitti nel resto del mondo?

"La guerra in Ucraina ha fatto emergere molte criticità che purtroppo già erano presenti all’interno dell’Ue e che ora dobbiamo affrontare a viso aperto. Finalmente, ma ci è voluta una guerra perché tutti se ne rendessero conto, si ricomincia a parlare di autonomia e sovranità" ha detto Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega, intervenendo a un incontro, a Firenze, promosso dal Dipartimento per le Politiche Europee e legato alla Conferenza sul Futuro dell'Europa.

“Per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico, ci siamo messi nelle mani della Russia, oltre che di Algeria, Qatar o Libia. Solo ora tutti hanno scoperto quello che come Lega sosteniamo da anni, anche al Parlamento europeo, e cioè che non possiamo permetterci di essere dipendenti da Paesi terzi, e questo vale non solo per l’energia, ma anche per il settore agroalimentare. L'unica via è riacquisire l'autonomia perduta”.

“I costi delle importazioni, aggravati i rincari delle materie prime -ha proseguito Ceccardi- impongono un drastico ripensamento della nostra filiera produttiva. In questi anni l’Ue avrebbe dovuto investire direttamente sulla produzione, e meno sugli strumenti che alla produzione sono connessi come Farm to Fork o Pac. Altro errore è stato avere un approccio ideologico su temi legati all’ambiente. E non si tratta di essere d’accordo o meno sui principi del Green Deal e della transizione energetica. Il punto -ha concluso Ceccardi- è capire che questi processi di cambiamento devono avvenire con gradualità e concretezza, altrimenti producono terremoti che non siamo in grado di sostenere a livello economico e geopolitico”. Una considerazione che si inserisce sulla scia di quanto l'Ungheria ha deciso di fare sulla problematica energetica: "Non sosterremo sanzioni che mettano a rischio la sicurezza energetica dell’Ungheria" ha detto il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto. Il ministro "ha aggiunto che non è possibile trovare un consenso per fermare i trasferimenti di energia" dalla Russia all’Ue.

"Perché continuano a tacere sulle guerre sparse nel resto del mondo? Le guerre nel mondo sono 34" ha detto don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera, dal palco di Napoli in occasione della manifestazione nazionale per la giornata della memoria delle vittime innocenti della criminalità. "Abbiamo una guerra alle porte di casa, ma perché non pensiamo alle altre 33 guerre? E' doveroso essere vicino a queste persone, ma delle altre 33 non parliamo perché non toccano i nostri interessi", ha aggiunto don Ciotti. 

 

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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