Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

Klimt da record: battuta la sua dama a 108 milioni

klimt.jpg

Asta da batticuore per il dipinto "La dama con il ventaglio" acquistata da un collezionista di Hong Kong

Nella sua prima apparizione sul mercato dopo quasi trent'anni, l'ultimo capolavoro di Gustav Klimt (1862-1918), "La dama con il ventaglio" (Dame mit Fächer), ha superato le aspettative da Sotheby's a Londra, questa sera, dove è stata venduta per 85,3 milioni di sterline (108,4 milioni di dollari; 99,2 milioni di euro), stabilendo un nuovo record d'asta per il pittore austriaco e diventando l'opera d'arte di maggior valore mai venduta all'asta in Europa. Il risultato è anche il secondo prezzo più alto per un ritratto - di qualsiasi epoca - mai venduto all'asta.

Dopo una battaglia di dieci minuti tra quattro offerenti, tre dei quali erano presenti nella sala londinese, l'ultimo ritratto realizzato da Klimt è stato infine venduto a Patti Wong (Fondatore di Patti Wong & Associates), che ha fatto un'offerta in sala per conto di un collezionista di Hong Kong.

Il prezzo raggiunto eclissa i 104,3 milioni di dollari (65 milioni di sterline) raggiunti per "L'homme qui marche I (Walking Man I)" di Alberto Giacometti, venduto da Sotheby's Londra nel 2010. Il record d'asta per Klimt è stato superato (finora era di 104,6 milioni di dollari per "Birch Forest" della Paul G. Allen Collection, venduto l'anno scorso a New York). L'ultima volta che "Dame mit Fächer" era stata messa in vendita risale a quasi trent'anni fa da Sotheby's a New York, nel 1994, quando fu acquistato per 11,6 milioni di dollari (7,8 milioni di sterline), stabilendo all'epoca un nuovo record d'asta per l'artista. Questa sera l'opera ha riconquistato questo status.

Quando Gustav Klimt morì inaspettatamente un giorno di febbraio del 1918, il dipinto era ancora sul cavalletto del suo studio. "La dama con il ventaglio" è considerato anche uno dei lavori più belli di Klimt, creato quando era ancora nel fiore degli anni e in un momento in cui la "formalità" dei suoi precedenti lavori su commissione cede il passo a una nuova espressività - un'immersione sempre più profonda e gioiosa nel disegno, nel colore e nella forma, che - pur essendo chiaramente influenzata dai suoi contemporanei Van Gogh, Matisse e Gauguin - diventa qualcosa di completamente diverso nelle mani del pittore austriaco.

Allo stesso modo, mentre le opere un po' più precoci del famoso "periodo d'oro" di Klimt, con in testa l'iconico ritratto di Adele Bloch-Bauer I del 1907, vedono la protagonista presentata come un'icona, in mezzo a un arazzo di forme dorate, in questo caso la figura si dissolve quasi sullo sfondo, mentre la morbida trama della pelle della donna si ripete sullo sfondo giallo pallido.

1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

Commenti