La terza dose si allarga ad anziani e Rsa
Speranza: “Diamo subito più protezione ai più fragili e a chi lavora nei presidi sanitari”
In una circolare firmata del direttore della prevenzione Giovanni Rezza, il Ministero della Salute ha dato il via alla somministrazione delle terze dosi, chiamate “booster”, a tre nuove categorie di persone.
Si parla innanzitutto degli over 80 e del personale e gli ospiti delle residenze sanitarie assistenziali (Rsa). In un secondo momento, la dose “booster” verrà allargata a personale sanitario over 60 o con patologie che potrebbero aggravare la situazione in caso di malattia.
Come specificato in precedenza, per le terze dosi sarà utilizzato un vaccino a mRna (Pfizer o Moderna) indipendentemente dal vaccino usato nel primo ciclo vaccinale e ad almeno sei mesi di distanza dalle prime due somministrazioni.
Riguardo la terza dose il dibattito è aperto perché, scrive il Cts, “la strategia di offerta vaccinale a favore di ulteriori gruppi target o della popolazione generale verrà decisa sulla base di nuove evidenze scientifiche e dell’andamento dei contagi”. Ci si può aspettare di tutto, dunque, dai prossimi risvolti, ancher un allargamento della terza dose a tutta la popolazione.
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