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Niente trasferta per i tifosi della Lazio a Marsiglia

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Lo ha deciso il Ministero degli interni francese bollando i tifosi biancocelesti come 'violenti e fascisti' 

Niente trasferta per i tifosi della Lazio a Marsiglia nella prossima partita di coppa europea in programma. Lo ha deciso il Ministero degli interni francese bollando i tifosi biancocelesti come 'violenti e fascisti'. 
Non si è fatta attendere la reazione in Italia. "La decisione del Ministero dell’Interno francese di vietare in via precauzionale la trasferta nella città di Marsiglia ai tifosi della Lazio non sorprende ed è in linea con quanto già deciso dalle Autorità italiane nella partita d’andata. A stupire sono piuttosto le modalità di applicazione dell’ordinanza su scala nazionale e le sue ingiustificabili motivazioni (di cui è stata data notizia anche sui tg nazionali): la Lazio non può accettare un’offesa gratuita a tutta la tifoseria biancoceleste ed alla Società stessa, che ha sempre combattuto con azioni concrete i comportamenti violenti ed ogni tipo di discriminazione, dentro e fuori gli stadi" è quanto si legge in una nota della Ss Lazio. "La Società Sportiva Lazio - prosegue la nota - ha sempre posto in essere iniziative tese a promuovere i principi valoriali dello sport ed il superamento di tutti gli steccati di carattere sociale, culturale, economico, etnico e religioso come è stato ampiamente riconosciuto anche ai massimi livelli istituzionali. Abbiamo visto peraltro che la violenza negli stadi è un fenomeno purtroppo ancora diffuso e preoccupante, a partire da quanto è accaduto recentemente proprio al Velodrome di Marsiglia. Ci attendiamo quindi un chiarimento da parte delle istituzioni francesi ed una presa di posizione netta della nostra diplomazia verso espressioni di qualunquismo che dovrebbero indignare tutti gli italiani, a prescindere dall’essere tifosi o meno e dai colori delle proprie bandiere".

Certo, sulla tifoseria laziale pesano anche diversi episodi equivoci, come il recente saluto fascista del falconiere dell'aquiila laziale, prontamente sospeso dal club, o altre iniziative che da sempre hanno etichettato il tifo laziale come di estrema destra, ma l'atteggiamento risolutore da parte del governo francese lascia perplessi. 

A dare man forte alla società interviene anche la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. "Fratelli d'Italia chiede al Governo di attivarsi immediatamente per impedire l'immotivata discriminazione creata dal provvedimento del Ministero dell'Interno francese che vieta l'ingresso in Francia a tutti i tifosi della Lazio o a chiunque si presenti come tale il 3 e 4 novembre. Ci troviamo di fronte a un pericoloso precedente: in occasione di una partita di calcio, in questo caso Marsiglia-Lazio, il governo di Parigi non si limita a vietare l'accesso allo stadio o alla città che ospita la partita ma arriva addirittura a negare l'accesso su suolo francese "dai posti di frontiera stradali, ferroviari, portuali e aeroportuali” non solo a chi vorrebbe andare allo stadio ma a chiunque si dichiari sostenitore di una squadra. Ci aspettiamo dal presidente del Consiglio Draghi e dal governo italiano una presa di posizione netta su un provvedimento che va contro tutte le leggi internazionali sulla libera circolazione delle persone" ha detto il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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