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Tutti per la pace ma infuria la guerra

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Da Lukashenko ad Austin passando per Mattarella e Salvini uniti per far cessare le ostilità del conflitto russo-ucraino

La voce che si leva in ogni parte dle mondo è quella della pace. Il presidente russo Vladimir ''Putin ha oltrepassato varie opportunità per una de-escalation e per una soluzione diplomatica'' del conflitto in Ucraina. ''La cosa più intelligente che Putin potrebbe fare in questo momento è mettere fine a questo conflitto'' ha detto il Segretario della Difesa Usa Lloyd Austin, in visita ufficiale in Bulgaria, dove ha fatto ''appello a una soluzione diplomatica'' della crisi.

Austin ha voluto ''ringraziare la Bulgaria per gli aiuti umanitari'' forniti alla popolazione ucraina.

E veniamo in Italia. "Stiamo facendo di tutto, io sto personalmente facendo una serie di incontri ad alto livello mettendoci la mia piccola pietra per provare a fermare le armi" ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, intervenendo alla Scuola politica della Lega a Milano. 

"Quando c’è una guerra che uccide donne e bambini la priorità è fare tutto per fermare la guerra - ha sottolineato Salvini -. Un politico dovrebbe chiedersi se quello che fa e dice allontana o avvicina la pace. Quello che allontana la pace è da irresponsabili".

"La guerra potrebbe finire molto rapidamente se" il presidente degli Stati Uniti Joe Biden chiamerà il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky; "se l'America prenderà la decisione di volere ristabilire sul suolo ucraino. Probabilmente non chiamerà. Perché la situazione che si sta sviluppando in Ucraina è molto vantaggiosa per gli americani". Ad assicurarlo è il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko intervistato dalla tv giapponese 'Tbs' secondo quanto riferisce l'agenzia russa 'Tass'.

Per Lukashenko, infatti, "Zelensky riceve istruzioni dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden e dal primo ministro britannico Boris Johnson".

"Nel momento in cui le nostre società cercavano faticosamente di emergere dall’emergenza sanitaria il mondo è ripiombato in una condizione di incertezza e angoscia a seguito dell’aggressione russa all’Ucraina". Si legge nel messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a sua Santità, Papa Francesco, in occasione dell'anniversario del Pontificato.

"Nell’attuale situazione, che scuote alle sue fondamenta l’ordine internazionale violando le più elementari regole della pacifica convivenza, le Sue accorate invocazioni contro la guerra assumono la veste di un appello – rivolto soprattutto a coloro che hanno in mano i destini di così tante vite umane – affinché si ritrovino le ragioni del dialogo e si ponga fine a una situazione gravissima e inaccettabile che mette a repentaglio la sicurezza e la stabilità globali".

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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