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Mattarella tuona contro la Russia

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Il presidente italiano denuncia l'aggressione di Putin: 'è un Paese membro permanente dell'Onu'

"L'aggressione mossa dalla Federazione Russa all'Ucraina contraddice le ragioni fondanti dell'Onu ed è ancora più grave in quanto proveniente da uno dei Paesi su cui ricadono maggiori responsabilità nella comunità internazionale, in quanto membro permanente del Consiglio di sicurezza". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all'Assemblea genrale delle Nazioni unite.

"La difesa dell'indipendenza dell'Ucraina, Paese fondatore delle Nazioni unite, ha visto impegnata l'Italia insieme a tanti partner internazionali, per l'affermazione del diritto internazionale e del principio -ha ricordato il Capo dello Stato- per il quale va offerta solidarietà ale Nazioni aggredite da atti di prepotenza, che intendono sostituire il diritto con la forza militare. É quanto viene richiesto dall'articolo 51 della Carta dell'Onu, che dispone il diritto all'autodifesa".

"Uno Stato, per quanto potente, per quanto dotato di un minaccioso arsenale nucleare, non può pensare di violare, senza sanzioni, principi come quelli della sovranità e dell'integrità territoriale e dell'indipendenza di un altro Paese. La Russia si è assunta la grande responsabilità di aver ricondotto la guerra nel cuore del Continente europeo. L'invasione russa dell'Ucraina, peraltro, non è un mero conflitto regionale, non fosse altro perchè ad essere protagonista è una potenza che ambisce ad esercitare influenza e ruolo globali che derivano dall'ineludibile responsabilità di essere membro permanente del Consiglio di sicurezza e che nessuno intende ignorare. Ciascun suo gesto è moltiplicatore di effetti. L’Italia, con altri partner internazionali, è convintamente impegnata nella ricerca di una soluzione pacifica e duratura al conflitto. Non qualsiasi soluzione o, tantomeno, una soluzione che premi l’aggressore e mortifichi l’aggredito. Creando un precedente di grande pericolo per tutti. Non si tratta -ha concluso Mattarella- di dar vita a una composizione purchessia. La pace, per essere giusta, va fondata sui principi alti e irrinunciabili del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni unite".

"Le Nazioni unite hanno attraversato, a lungo, momenti di difficile operatività, paralizzate come erano dalla contrapposizione della 'guerra fredda'. La caduta della 'cortina di ferro' aprì nuove prospettive, favorite anche dal dialogo propiziato dagli accordi di Helsinki del 1975 che condussero all’articolazione di un’organizzazione per la sicurezza e la cooperazione del continente europeo, nella cui efficacia furono pochi, peraltro, purtroppo, a investire. Ora Mosca pretende di riportare indietro le lancette della storia, e ha avviato una nuova corsa agli armamenti". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all'Assemblea generale dell'Onu.

"Gli effetti della crisi in Europa -ha aggiunto il Capo dello Stato- si riflettono a livello globale. Nel rallentamento dell’agenda degli impegni per la salvaguardia del pianeta, sul terreno dell’energia e, in modo ancora più critico, sul tema delle risorse alimentari. La Fao e le altre agenzie del polo agro-alimentare dell’Onu a Roma hanno contribuito a far compiere contro la fame nel mondo passi da gigante nell’ultimo decennio. Risultati contraddetti, ora, dai rischi di crisi alimentare derivanti dal conflitto in Ucraina, che rischia di pregiudicare la sussistenza di milioni di persone in altre regioni del mondo, a partire da alcuni territori dell’Africa. Quasi trecento milioni di persone corrono rischi di scarsità di cibo. In pochi mesi si è, così, dissipato il 'dividendo della pace' che aveva permesso di destinare risorse allo sviluppo a scapito delle spese per armamenti, dopo il venir meno della contrapposizione tra blocchi".

8 Maggio
Autore
Claudio Mascagni

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