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Non è l'Italia degli spaghetti e mandolino che volta le spalle

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La premier Meloni racconta della sua esperienza a Bucha e poi affronta il tema dell'immigrazione e delle tragedie in mare

''Mi sono commossa" a Bucha "per i peluche sotto la pioggia, ricordo di alcuni bambini, perchè mia figlia ne ha uno simile... Però ho pure pensato che gli italiani debbano essere molto fieri di noi. Molti si aspettavano il solito scenario decantato di una Italietta spaghetti e mandolino, che, di fronte alle difficoltà, si gira sempre dall'altra parte. Invece, noi siamo stati un'altra cosa, siamo un'altra cosa e questo non è solo un fatto di orgoglio ma è un fatto di difesa dell'interesse nazionale, perché quando tu sei autorevole e credibile, la tua voce è anche ascoltata. Quando la tua voce è ascoltata, allora sì che puoi ottenere un risultato per il tuo interesse nazionale. Credo che questo debba essere chiaro". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni a 'Cinque minuti', nuova trasmissione di Bruno Vespa.

''Sono fiera -ha sottolineato Meloni- anche per quello che abbiamo fatto per gli ucraini, riguardo anche la popolazione civile. Nessuno dice che noi in Ucraina abbiamo portato i generatori elettrici, perché c'è gente che rischia di morire di freddo, che non ha la luce. Ci sono bambini, famiglie, persone normali aggredite con missili che bombardano le infrastrutture strategiche per piegare la popolazione, col freddo la fame il buio''.

''Sono fiera e -ha concluso il presidente del Consiglio- credo che anche gli italiani dovrebbero esserlo per quello che stiamo facendo per difendere queste famiglie e questi bambini. E' l'Italia. Una Italia orgogliosa che non cambia posizione da un giorno all'altro''.

Poi, sul tema degli immigrati e sulla tragedia in mare al largo del mare calabrese. 

"Voglio ribadire il mio cordoglio per una tragedia che non può lasciare nessuno indifferente. Credo che quanto è accaduto dimostri quello che da sempre perchè tra le tante falsità sentite in queste ore c'è quella secondo la quale queste persone sarebbero naufragate a causa dei provvedimenti del governo sulle Ong. Solo che quella tratta non è coperta dalle organizzazioni non governative e questo dimostra, banalmente, che il punto è che più gente parte, più gente rischia di morire''. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni a 'Cinque minuti' di Bruno Vespa su Rai uno.

 

1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

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