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Mosca serra i ranghi per sferrare l'attacco all'Ucraina

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Mentre l'ambasciata russa denuncia di aver ritrovato bombe di fabbricazione italiana è pronta la controffensiva

"L'affermazione dell'intelligence di Kiev sul reclutamento di altri 500mila uomini da parte di Mosca lascia un po' il tempo che trova. Potrebbe avere alle spalle esigenze ucraine di carattere generale: forse per sollecitare un maggiore impegno, un maggior coinvolgimento da parte dell'Occidente che come sappiamo invece è in difficoltà". Lo ha detto il generale Marco Bertolini, ex capo del Coi (Comando Operativo di Vertice Interforze) in merito all'annuncio dell'intelligence di Kiev secondo cui Mosca starebbe reclutando mezzo milione di uomini.

"Stanno emergendo le carenze di mezzi negli eserciti occidentali, soprattutto europei, a fronte delle richieste ucraine. - ha aggiunto Bertolini - L'annuncio potrebbe essere quindi un 'captatio benevolentiae' nei confronti degli occidentali per chiedere qualcosa di più. Allo stesso tempo potrebbe essere un modo per mettere le mani avanti, perché la situazione da un punto di vista tattico, nel settore orientale, non sta andando molto bene per gli ucraini".

"Nella zona di Bakhmut i russi stanno ottenendo progressi territoriali in aree strategicamente molto importanti, per le quali, per altro, i russi non stanno ancora utilizzando le riserve che avevano già mobilitato, i 300mila uomini. Lo stanno facendo con le forze che avevano in precedenza e con la Wagner. Tuttavia, l'annuncio potrebbe anche essere un modo per mettere le mani avanti sulle difficoltà che probabilmente potrebbe avere l'Ucraina da un punto di vista tattico di qui a breve nel settore orientale".

L'ambasciata russa a Roma ha pubblicato una foto sui social sostenendo che siano mine di fabbricazione italiana disinnescate dall'esercito di Mosca in Ucraina. "Queste mine di fabbricazione italiana Ts/6.1, ?s50 ? Ts/2,4 (Mats/2) sono state disinnescate da genieri russi sul territorio ucraino ed esposte nell'estate 2022 in una mostra di armi catturate nel parco 'Patriot' di Mosca. E quanti di questi 'souvenirs dl'Italie' rimangono ancora lì? Le persone ne soffriranno per molto tempo a venire…", si legge nel post dell'ambasciata su Facebook.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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