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I vaccini la soluzione, sì mascherine all'aperto

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La variante Omicron è altamente contagiosa ma è sotto controllo. Verso il sì per le mascherine all'aperto su richiesta dei sindaci

"Dai dati vediamo che i vaccini" contro la Covid-19 "rimangono efficaci e continuano a proteggere dalla malattia grave e dalla morte. Anche se la nuova variante diventerà più diffusa, i vaccini continueranno a dare protezione". A sottolinearlo la direttrice esecutiva dell'Ema Emer Cooke, in audizione alla commissione Envi del Parlamento Europeo, a Bruxelles.

Certo, è la variante Omicron quella che spaventa, ma forse il diavolo non è poi così brutto come viene dipinto. L'aspetto negativo è la contagiosità, quello positivo che non elude i test e se questo funziona per loro presumibilmente funziona anche per il vaccino. 

La variante Omicron altamente contagiosa ma sotto controllo 

"Per sciogliere i dubbi dobbiamo aspettare due settimane. Intanto, ci sono elementi negativi ed elementi positivi. Tra quelli negativi, c'è la contagiosità. Questa variante in una provincia del Sudafrica è passata dall'1% al 30% dei casi in meno di due settimane è molto preoccupante, mentre la variante Delta aveva impiegato 6 settimane per diventare dominante. E' positivo che, come sembra, questa variante non eluda i test: siamo quindi in grado di diagnosticarla. Se questo funziona per i test, presumibilmente funziona anche per il vaccino" così Walter Ricciardi, consigliere per la pandemia del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all'università Cattolica di Roma, ospite di 'Agorà' su Rai Tre.

Dal Sudafrica arrivano informazioni relative a sintomi lievi nei pazienti contagiati. "E' importante sapere che non c'è un peggioramento del decorso clinico, ma bisogna tener presente che in Sudafrica il 90% della popolazione è al di sotto dei 25 anni. Per dire parole definitive dovremo aspettare un paio di settimane. In questo momento la regola della vaccinazione vale ancora di più, dobbiamo togliere spazio al virus per proteggerci contro le varianti che emergono - ricorda - Bisogna smettere di parlare di terza o quarta dose: c'è un ciclo vaccinale di base, fatto di 2 dosi, e poi ci sono dosi di richiamo. Per il momento facciamo la terza e verifichiamo quanto dura la protezione. Se si attenua, prendiamo in considerazione una dose di richiamo, come succede per l'influenza. L'intervallo di 5 mesi è un equilibrio giusto, il Regno Unito è un po' contraddittorio nelle sue scelte. Prima ha tolto le misure, ora ha ripristinato le mascherine. Punta tutto sulla vaccinazione".

La richiesta dei sindaci su mascherine all'aperto

Indossarla ci può proteggere da un incremento troppo alto dei contagi che poi pressano i pronto soccorso degli ospedali. "Man mano che ci assembriamo negli spazi aperti, e le varianti si sono diffuse proprio all'aperto in alcuni paesi e non soltanto al chiuso. Quindi anche quando siamo all'aperto dobbiamo essere più saggi, ieri ero a Milano e ho visto un enorme affollamento in centro con persone che indossavano la mascherina e altri che non l'avevano. Quella dei sindaci è una richiesta razionale, di fatto in questo modo si può evitare che, come spesso succede, passeggiando per strada o mentre si fa shopping si piò venire in contatto e, se si è senza mascherina, con queste variante c'è un alto rischio di contagio. Indossarla invece ci può proteggere da un incremento troppo alto dei contagi che poi pressano i pronto soccorso degli ospedali" conitnua Walter Ricciardi.

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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