La cultura ricorda PPP a cent'anni dalla nascita
In programma venerdì 5 e sabato 6 novembre a Casarsa (Pordenone) il ricordo di PierPaolo Pasolini
Conto alla rovescia per il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (5 marzo 1922). Anticipa gli eventi celebrativi in arrivo nel 2022, il convegno che per la prima volta mette in rapporto l'opera dello scrittore e poeta e il pensiero di Antonio Gramsci in programma venerdì 5 e sabato 6 novembre nella sala consiliare di Palazzo Burovich de Zmajevich, a Casarsa della Delizia (Pordenone), il paese dell'infanzia di Pasolini. Intitolato "Con te, contro di te, il Gramsci di Pasolini" è organizzato dal Centro Studi Pasolini.
Il simposio ha l'obiettivo - sottolinea la presidente del Centro, Flavia Leonarduzzi - "di mettere a disposizione sia della platea di studiosi che del pubblico tutto nuovi elementi di conoscenza della figura e dell'opera di Pasolini". Curato da Paolo Desogus, docente dell'Università della Sorbona di Parigi, l'incontro verterà sull'influenza, non ancora del tutto esplorata, che la figura dell'intellettuale sardo fondatore del Partito comunista italiano ha avuto sulla produzione pasoliniana.
La maggior parte degli studi si è finora limita ad analizzare la presenza di Gramsci in Pasolini alla luce degli aspetti biografici o politici (Pasolini ha continuato a ritenersi marxista e votare Pci perché, più di ogni altra cosa c'era Gramsci, sottolineava) e pur in presenza di alcune significative eccezioni, manca ancora un'indagine generale sulla centralità di Gramsci nell'opera di Pasolini sul piano letterario, linguistico e intellettuale. Non esistono inoltre ricerche sull'influenza dell'autore dei "Quaderni dal carcere" negli studi letterari della fase friulana (Pasolini cominciò a leggere Gramsci tra il 1947 e il 1948) e degli anni romani.
Le due giornate di studio, che riuniranno specialisti di letteratura, linguistica, storia italiana, scrittori e giornalisti, saranno suddivise in due sezioni: la prima focalizzata sul rapporto tra Gramsci e Pasolini nella critica letteraria e nel dibattito sulla letteratura popolare degli anni '40 e '50; la seconda dedicata alle "Ceneri di Gramsci", per esplorare il rapporto civile e intellettuale fra i due intellettuali del Novecento nel lavoro letterario e nella produzione giornalistica.
Il convegno si aprirà venerdì 5 novembre alle ore 15.30 con i saluti istituzionali e l'intervento di Francesco Giasi (Fondazione Gramsci di Roma) sul tema "La risonanza degli scritti di Gramsci. Edizioni e letture dal 1945 al 1975". Seguiranno fino alle ore 19 i lavori della sezione intitolata "Gramsci nella poetica e nella riflessione linguistica e stilistica di Pasolini", presieduti da Paolo Desogus. Interverranno Stefano Gensini (Università di Roma "La Sapienza") con "Linguaggio, conflitto sociale, egemonia: da Gramsci a Pasolini"; Gianluca Picconi (Università di Genova) con "'Rinascere prima di essere morti': Pasolini e il nazionale-popolare"; Lea Durante (Università di Bari) con "Il gramscismo programmatico di Pasolini narratore: Ragazzi di vita"; Silvia De Laude (Università di Ginevra) con "Pasolini, Gramsci, Contini. Sul 'piccolo allegato stravagante' della Divina Mimesi" e Michela Mastrodonato (Università della Sorbona di Parigi) con "Gramsci cultore di Dante e la svolta pasoliniana delle Ceneri".
Sabato 6 novembre il programma si apre alle ore 9 con la sezione "Pasolini-Gramsci e l'attività giornalistica e intellettuale", presieduta da Rino Caputo (Università di Roma Tor Vergata). Interverranno Angelo D'Orsi (Università di Torino) con "Pasolini tra Gramsci e Marx nel dibattito politico-intellettuale degli anni Cinquanta"; Maura Locantore (Università della Basilicata) con "'L'ideale che illumina'. La lezione di Gramsci nei dialoghi di Pasolini".
Alle ore 10.45 si proseguirà con la sezione "Pasolini poeta delle Ceneri nel dibattito culturale e giornalistico", presieduta da Paolo Desogus. Discuteranno Gianni D'Elia, Roberto Galaverni e Andrea Gibellini. I lavori si chiuderanno alle 13.
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