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Putin pronto a conquistare Lugansk e Donetsk

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Il generale Giorgio Battisti sicuro delle operazioni militari russe: spostare l'asse di difesa su KLharkiv per occupare i due oblast

"Le azioni offensive condotte dalle forze armate russe nel nord est di Kharkiv ormai da alcuni giorni, ritengo tendano a costringere le forze armate ucraine a spostare consistenti riserve sul quel tratto di fronte in difesa della città, per rendere meno protette e meno resistenti le linee ucraine a sud di Kharkiv, dove probabilmente il presidente Putin cercherà di ottenere ulteriori risultati con altre puntate offensive per occupare completamente i due oblast, quello di Lugansk e Donetsk nel più breve tempo possibile. Probabilmente entro giugno quando si svolgerà in Svizzera, su iniziativa del governo di Berna, una conferenza di pace per l'Ucraina". Lo ha detto il generale Giorgio Battisti, primo comandante del contingente italiano della missione Isaf in Afghanistan e membro del Comitato Atlantico.

"Ritengo che Putin voglia mettere quella parte della comunità internazionale che si riunirà in Svizzera di fronte al fatto compiuto. - ha aggiunto Battisti - L'esercito russo non ha mai terminato di procedere con puntate offensive sin dal'ottobre scorso, ha continuato ad attaccare anche nel periodo invernale quando di norma le operazioni si rallentano per le condizioni atmosferiche, sforzi che comunque non hanno portato a grandi risultati sul fronte. Ci sono state delle avanzate di qualche km ma non così sensibili".

"Sostanzialmente i russi si stanno riorganizzando, hanno indubbiamente una capacità combattiva ben superiore grazie anche ad un'industria nazionale che opera solo per le esigenze belliche e grazie ai rifornimenti di equipaggiamenti che stanno ricevendo dall'Iran, dalla Cina e dalla Corea del Nord che permette loro di disporre di arsenali, in termini di munizionamento, di artiglieria e di missili di cui invece l'Ucraina è carente per le difficoltà che Paesi occidentali incontrano nel rifornirla. - ha proseguito Battisti - E' possibile che l'esercito russo intenda creare una buffer zone tra il confine russo ucraino e l'oblast di Bergorod in Russia, per evitare che l'esercito ucraino possa continuare a condurre azioni di disturbo". Una zona cuscinetto "contro le infiltrazioni da parte ucraina. Infine bisogna tener conto che sta emergendo un problema di tenuta morale da perte dei militari ucraini in particolare dopo il cambio al vertice militare operato dal presidente Zelensky. L'imposizione di un nuovo capo di stato maggiore della difesa sembrerebbe aver creato un forte malcontento tra i comandanti che non vedono di buon occhio il nuovo generale al comando".

"Le azioni offensive condotte dalle forze armate russe nel nord est di Kharkiv ormai da alcuni giorni, ritengo tendano a costringere le forze armate ucraine a spostare consistenti riserve sul quel tratto di fronte in difesa della città, per rendere meno protette e meno resistenti le linee ucraine a sud di Kharkiv, dove probabilmente il presidente Putin cercherà di ottenere ulteriori risultati con altre puntate offensive per occupare completamente i due oblast, quello di Lugansk e Donetsk nel più breve tempo possibile. Probabilmente entro giugno quando si svolgerà in Svizzera, su iniziativa del governo di Berna, una conferenza di pace per l'Ucraina". Lo ha detto all'Adnkronos il generale Giorgio Battisti, primo comandante del contingente italiano della missione Isaf in Afghanistan e membro del Comitato Atlantico.

"Ritengo che Putin voglia mettere quella parte della comunità internazionale che si riunirà in Svizzera di fronte al fatto compiuto. - ha aggiunto Battisti - L'esercito russo non ha mai terminato di procedere con puntate offensive sin dal'ottobre scorso, ha continuato ad attaccare anche nel periodo invernale quando di norma le operazioni si rallentano per le condizioni atmosferiche, sforzi che comunque non hanno portato a grandi risultati sul fronte. Ci sono state delle avanzate di qualche km ma non così sensibili".

"Sostanzialmente i russi si stanno riorganizzando, hanno indubbiamente una capacità combattiva ben superiore grazie anche ad un'industria nazionale che opera solo per le esigenze belliche e grazie ai rifornimenti di equipaggiamenti che stanno ricevendo dall'Iran, dalla Cina e dalla Corea del Nord che permette loro di disporre di arsenali, in termini di munizionamento, di artiglieria e di missili di cui invece l'Ucraina è carente per le difficoltà che Paesi occidentali incontrano nel rifornirla. - ha proseguito Battisti - E' possibile che l'esercito russo intenda creare una buffer zone tra il confine russo ucraino e l'oblast di Bergorod in Russia, per evitare che l'esercito ucraino possa continuare a condurre azioni di disturbo". Una zona cuscinetto "contro le infiltrazioni da parte ucraina. Infine bisogna tener conto che sta emergendo un problema di tenuta morale da perte dei militari ucraini in particolare dopo il cambio al vertice militare operato dal presidente Zelensky. L'imposizione di un nuovo capo di stato maggiore della difesa sembrerebbe aver creato un forte malcontento tra i comandanti che non vedono di buon occhio il nuovo generale al comando".

13 Maggio
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