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Il referendum si ferma all'affluenza

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Il Viminale annuncia le percentuali di coinvolgimento degli elettori per i 5 quesiti: percentuale tra il 20,92 e il 20,95%

Nel dettaglio il primo quesito, quello sulla Legge Severino, ha avuto un'affluenza del 20,95%, la più alta. Per il secondo, sulla limitazione delle misure cautelari, l'affluenza è stata del 20,93%; stessa percentuale, 20,93%, anche per il terzo quesito, sulla separazione delle funzioni dei magistrati. Affluenza al 20,92% per gli altri due quesiti: il quarto sul diritto di voto per i laici nei consigli giudiziari sulle valutazioni dei magistrati e il quinto sull'abolizione della raccolta di firme per la candidatura dei togati al Csm.

"Che in Italia serva una riforma della giustizia è un dato che non si può più ignorare. Serve per ridare autorevolezza ad una magistratura ammaccata nella immagine dallo strapotere delle correnti e serve perché i cittadini, come previsto dalla nostra Costituzione, hanno diritto ad avere una giustizia giusta, rapida e imparziale, giudici non politicizzati che li giudichino e un processo rapido che non duri decenni". Così Luca Palamara, ex membro del Consiglio superiore della magistratura ed ex presidente dell'Anm, commenta l’esito del voto sui referendum. "Al di là del dato numerico - conclude Palamara - il referendum deve essere considerato un pungolo per il legislatore per procedere verso una riforma strutturale della giustizia che non rappresenti un semplice pannicello caldo".

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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