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Come Russia e Cina vogliono l'Europa

Matteo Renzi

L'analisi di Matteo Renzi nel nuovo asse geopolitico che si sta creando durante il conflitto ucraino

Il conflitto tra Russia e Cina sta ridisegnando nuovi confini e nuove assi nel mondo. Tutto ha origine da lontano, dalla debolezza degli Usa, dalla fragilità economica della Ue e dalla mancanza della sua autonomia, soprattutto in campo energetico, anche se l'errore più grande dell'Occidente resta quello di volere la pace e di non guerreggiare apertamente. Del resto, la storia di sfruttati e sfruttatori appartiene all'origine del mondo, e l'analisi da parte di Matteo Renzi, ieri presidente del Consiglio e oggi leader di Italia Vive va presa in considerazione. 
"Credo che questa vicenda sia molto più grande di quanto venga raccontata: io pensi che Putin non sia un umorale, è in atto uno scostamento ad Est dell'asse globale e questa sfida che si gioca prevalentemente su temi energetici, vede una ragione costitutiva nel patto siglato tra Cina e Russia a febbraio. Siamo di fronte a una grande e complicatissima nuova pagina e credo ci sia una sottovalutazione. C'è un asse geopolitico che sta cambiando e la domanda vera è la Nato e l'Ue hanno un'idea sul futuro o no?". Così Matteo Renzi ieri a Cartabianca su Rai3.

"Putin ha deciso di fare l'invasione quando ha visto la debolezza americana in Afghanistan, come quando vide la debolezza americana in Siria e si prese la Crimea. Putin è nato con il Kgb. Siamo in presenza di un fatto enorme che non si risolve con gli slogan" ha specificato Matteo Renzi.

Resta da chiedersi cosa farà la Ue e gli Usa: accetteranno il compromesso di concedere terre a Putin (Crimea e Donbass) smettendo di aiutare Zelensky accettando di fatto lo spostamento putiniano verso Occidente? 

2 anni fa
Autore
Pasquale Lattarulo

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