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Tajani e Blinken a Rjad per una soluzione alla guerra palestinese

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Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani questo pomeriggio sarà a Riad. Intanto gli Houthi e Hamas attaccano obiettivi sensibili

Sarebbero almeno 34.488 le persone morte nella Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre. A denunciarlo è il ministero della Sanità di Gaza, dal 2007 in mano a Hamas, secondo cui sono 77.643 le persone rimaste ferite da quando l'enclave palestinese è nel mirino delle operazioni militari israeliane scattate in risposta all'attacco del 7 ottobre in Israele. In 24 ore, secondo i dati del ministero rilanciati da al-Jazeera, a Gaza si sono contati 34 morti e 68 feriti.

Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani questo pomeriggio sarà a Riad, in Arabia Saudita, per una serie di incontri e riunioni sulla guerra a Gaza e in generale sulla crisi in Medio Oriente. Lo rende noto la Farnesina. A Riad ci sarà anche il Segretario di Stato americano Antony Blinken, che poi proseguirà con un nuovo viaggio nella regione per scongiurare la possibilità di una nuova escalation militare nello scontro fra Israele e Hamas. Tajani condividerà con i ministri arabi ed europei i risultati della riunione G7 di Capri e avrà con i colleghi europei diversi momenti di confronto, così come con gli altri colleghi della regione, tra cui i ministri di Qatar, Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Giordania.

Il ministro Tajani presenterà a Riad anche le ultime valutazioni del tavolo di coordinamento romano di 'Food for Gaza', l’iniziativa che il Governo italiano ha attivato con la Fao, il Programma Alimentare Mondiale (agenzie Onu che hanno sede a Roma) e con la Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. Per Tajani ''lo scopo è premere per un cessate il fuoco immediato, per il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani e per far entrare al più presto, massicciamente, gli aiuti per la popolazione civile di Gaza. L’emergenza è insostenibile, va affrontata immediatamente''.

Le varie riunioni che si terranno a Riad saranno anche decisive per rilanciare il processo politico che fin d’ora deve essere costruito per far avanzare una soluzione diplomatica nel segno della formula ''due popoli, due Stati''.

Intanto le Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, hanno rivendicato la responsabilità di un attacco dal sud del Libano in direzione di una postazione militare nel nord di Israele. Il gruppo, riporta al-Jazeera citando informazioni diffuse via Telegram, ha affermato di aver preso di mira una base con una "raffica di missili".

Le forze israeliane (Idf) avevano segnalato in precedenza il lancio di una ventina di razzi dal Libano, la maggior parte dei quali sono stati intercettati, come hanno riportato i media israeliani.

Ma non è l'unico fronte aperto. I ribelli Houthi dello Yemen stanno monitorando "i preparativi degli Stati Uniti per una vasta campagna aerea contro lo Yemen, che includerà anche un attacco via terra". Lo ha riferito il quotidiano libanese Al Akhbar, affiliato a Hezbollah, citando fonti all'interno della milizia allineata con l'Iran.

Secondo il rapporto, l'attacco di terra sarà condotto in parte da "fazioni fedeli agli Emirati Arabi Uniti, su più fronti". È stato anche affermato che "recentemente Israele ha condotto un'esercitazione militare che ha coinvolto l'Arabia Saudita e altri paesi arabi presso la base aerea di Al Dhafra negli Emirati".

29 Aprile
Autore
Claudio Mascagni

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