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Konotop ormai è una città russa sotto assedio

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Un taliano: uscire da Konotop non si può, ''la polizia ucraina è tornata oggi per le strade e mi ha detto che non è possibile andarsene''.

Uscire da Konotop non si può, ''la polizia ucraina è tornata oggi per le strade e mi ha detto che non è possibile andarsene''. Ma ''per la prima volta'' dall'inizio dell'aggressione militare russa ''ho dormito senza sentire spari ed esplosioni''. A sparare ''hanno ripreso stamattina, ma sono in lontananza, alla periferia'', mentre a Konotop ''il centro della città sembra tutelata''. Perché ''sembra ormai una città controllata dai russi purtroppo'', che quindi ''usano un occhio di riguardo evitando il conflitto strada per strada'' e ''credo che la situazione non cambierà. Putin ha allargato di qualche centinaia di chilometri il confine e non tornerà indietro''. E' la testimonianza del pensionato emiliano Loris, che tre anni fa si è trasferito nel nord est dell'Ucraina insieme alla moglie ucraina.

''Chi ha potuto, nei giorni scorsi è fuggito da Konotop. E' andato in campagna, nelle dacie'', racconta, mentre descrive una città che sembra provare a ''tornare a una apparente normalità''. Da oggi, ''la polizia ucraina è tornata a pattugliare le strade'', il ''tram ha ripreso le corse normali'' e ''i negozi hanno riaperto, non hanno aumentato i prezzi''. La popolazione è andata ''in farmacia e a fare la spesa, qualche negoziante accetta ancora la carta di credito, ma la maggior parte chiede pagamenti in contanti''. Fino a quanto questa situazione possa durare, non si sa. ''I magazzini si stanno svuotando, io un po' di scorta ce l'ho. Ma ho già caricato la macchina, appena sarà possibile voglio partire. Non voglio vivere sotto il controllo russo e sto pensando come fare'', spiega.

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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