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Vannacci colpisce ancora: la Decima al posto della X

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Il generale dell'esercito scelto da Matteo Salvini come front man elettorale invita in un video appello al voto diffuso

Vannacci colpisce ancora. Il generale dell'esercito scelto da Matteo Salvini come front man elettorale invita in un video appello al voto diffuso sui canali non ufficiali della Lega a 'fare una decima' sul suo nome nella scheda elettorale ed è subito bufera. Ecco le 'frasi incriminate': '''Sull'apposita scheda fate una 'decima' sul simbolo della Lega e scrivete Vannacci e travolgeremo tutti con una valanga di voti. Per cambiare questa Europa che non ci piace''. La rievocazione della 'X Mas', confermata dallo staff del generale, perchè qualcuno pensava fosse un fake, fa il giro dei social e l'opposizione sale sugli scudi per condannare lo spot shock.

Il primo a denunciare il verde Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi Sinistra: "E' un atto assurdo e inaccettabile che offende profondamente la memoria storica e il rispetto per le vittime del nazifascismo. La Divisione X, dopo l'8 settembre, divenne una delle milizie nazifasciste più feroci della Repubblica di Salò, responsabile di almeno 300 morti innocenti secondo le stime dell'Atlante delle stragi nazifasciste". Questa "deplorevole richiesta, nel giorno dei 100 anni del discorso di Giacomo Matteotti che gli costò la vita per mano fascista", rincara la dose, "è un insulto alla nostra democrazia e ai valori su cui si fonda la nostra Repubblica". Bonelli non ci sta:''Questi sono gli alleati di Giorgia Meloni che chiedono il voto fascista".

Gli fa eco Riccardo Magi, segretario di + Europa, che pure va giù durissimo: ''Le piattaforme social su cui è stato pubblicato questo video devono rimuoverlo il prima possibile o essere sanzionate: non possiamo tollerare che venga fatta propaganda per un gruppo dichiaratamente filo nazista e repubblichino, che ha tradito la nostra Patria fiancheggiando l'invasore tedesco, torturando e uccidendo i nostri connazionali". Pure il Pd non ci sta e per bocca di Piero De Luca, capogruppo nella commissione affari europei della Camera, mette in guardia: "Vannacci getta definitivamente la maschera e chiama al voto i suoi elettori evocando l'infame flottiglia della repubblica sociale italiana. È gravissimo". In serata, da Genova, Elly Schlein non cita direttamente il caso del video ma il riferimento è chiaro: "Noi siamo orgogliosissimi della nostra identità antifascista''. De Luca chiama in causa Matteo Salvini (''Ancora più imbarazzante è il silenzio di Salvini'') ma la reazione del leader della Lega arriva a stretto giro di posta: ''Il fascismo è morto e sepolto nel Novecento'' e ''Vannacci sarà uno dei più votati di tutta Italia, di tutti i partiti, non solo della Lega".

Salvini difende il generale a spada tratta: ''Qualcuno perde ancora tempo su Salvini o Vannacci e non ci aiuta invece, a dire che noi non vogliamo la guerra contro la Russia". I Cinque Stelle bocciano senza riserve l'ultima uscita elettorale di Vannacci. "Caro Vannacci, sarai eletto e diventerai europarlamentare, ma resterai sempre e per sempre un piccolo uomo", scrive in una nota il capogruppo M5S al Senato Stefano Patuanelli.

Sulla stessa linea anche il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi: '' E' vero che la X Mas ha compiuto grandi imprese militari, ma ha scritto pagine terribili nella storia sociale e politica dell'Italia e non può essere considerata un simbolo nazionale. Vannacci smetta di dire sciocchezze e torni a farsi fotografare ai fornelli, lo preferiamo così".

Schlein, come sempre in questa campagna elettorale, chiude i suoi comizi rivendicando la sua identità antifascista: ''Noi siamo antifascisti come lo è la nostra Costituzione, vorremmo che la Meloni potesse dire lo stesso, visto che ci ha giurato sopra... Qualche giorno fa la Meloni, da Madrid, circondata da nazionalisti, nostalgici della dittatura franchista e amici di Trump, ha detto che la sinistra cancella l'idendità. Non so cosa intendesse. Noi siamo orgogliosissimi della nostra identità antifascista''.

1 Giugno
Autore
Pasquale Lattarulo

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