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Arabia piglia tutto, partiti i cantieri per i giochi invernali

Trojena visual Image impianti sul Monte Neom

Prima di Expo 2030 a Riyad, la città di Trojena, in costruzione, ospiterà le gare di sci dove non nevica

Prima dell’Expo 2030, l’Esposizione Universale inventata nel 1851 e che da allora viene organizzata a rotazione in varie città di tutto il mondo per mostrare il meglio delle scoperte tecnologiche in tutti i campi a livello mondiale,  e che si svolgerà a Riyadh (sconfitta nettamente la candidatura di Roma), l’Arabia Saudita ospiterà anche i Giochi Olimpici Asiatici nel 2029. Si svolgeranno a Trojena, città futuristica a emissioni zero, in via di costruzione. Gli impianti che ospiteranno le gare delle discipline sciistiche in programma, sorgeranno entro 6 anni sulle vette di Neom, con una montagna di oltre 2 mila metri ma sulle quali, ad oggi, non risulta mai essere caduta la neve. Per questo, non essendo in programma da qui al 2029 un cambiamento climatico tale da far prevedere che Neom possa essere teatro di precipitazioni tali da consentire un manto bianco naturale, verrà costruito un sistema in grado di garantire neve artificiale su tutte le piste teatro di eventi.

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Per realizzare il tutto, è previsto un investimento di 500 miliardi di dollari e tempi di lavoro serratissimi. L’assegnazione dei Giochi invernali asiatici del 2029 è arrivata lo scorso ottobre. Per rendere possibile che una manifestazione del genere si svolga in uno dei posti più aridi del mondo, verrà costruito un visionario e futuristico impianto sciistico in una località di montagna, anch’essa in via di progettazione. 
Già solo il concept art delle piste da scii a Trojena è impressionante. L’impianto sarà situato nella catena montuosa più alta dell’Arabia Saudita, a circa 50 chilometri dalla costa del Golfo di Aqaba, con altitudini comprese tra 1.500 e 2.600 metri. La neve infatti sarà perlopiù artificiale. Si prospettano dunque i Giochi invernali asiatici più unici di sempre. Oltre allo scopo sportivo inoltre è forte il desiderio che questo progetto abbia un ritorno turistico, incentrato su un target luxury: è infatti previsto anche un villaggio scavato tra le rocce, con 3.600 camere d’albergo e 2.200 alloggi di lusso. Lo slogan che suona più o meno così: “I turisti a Neom potranno fare snorkeling e sciare nello stesso giorno”, rende bene l’ambizione che muove l’idea. 
Il progetto Neom fa parte di un più ampio piano del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, denominato Vision 2030, che prevede anche la candidatura per Mondiali di Calcio del 2030. Il tutto seguendo i dettami del CIO che impone agli eventi riconosciuti, la piena sostenibilità. L'ulteriore sfida sarà dunque quella di eseguire il progetto, già visionario di suo per l'obiettivo prefissato e per  itempi a disposizione, anche nel rispetto dei criteri di sostenibilità energetica ed ambientale. 

 

30 Novembre
Autore
Luca Morazzano

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