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Edilizia, testo unico da riformare

Cantiere Superbonus

Perrini di CNI lo ritiene necessario per la crescita e il futuro sostenibile del Paese

il presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, Angelo Domenico Perrini, intervenendo al 68° Congresso nazionale degli ingegneri d’Italia, in corso a Siena fino a venerdì 4 ottobre ha sostenuto la necessità di riformare il tsto unico dell'edilizia: “Ormai tutti gli attori del processo edilizio concordano sulla necessità di riformare il testo del Dpr n. 380/2001(testo unico dell’edilizia). Nel corso degli anni il testo attualmente vigente è stato oggetto di numerosi interventi di modifica puntuali. Oggi, tuttavia, si avverte il bisogno che sia riformato nella sua interezza ed organicità e licenziato attraverso una legge delega. Non una semplice revisione, ma una integrale elaborazione di un nuovo Codice, più agevole, più chiaro, attualizzato per rispondere alle esigenze di semplificazione, razionalizzazione, digitalizzazione e maggiormente in grado di supportare e facilitare una crescita e un futuro sostenibile per il nostro Paese”.

“Quest’anno - ricorda - è stato approvato il decreto ‘Salva casa’, per permettere di sanare irregolarità edilizie di piccola entità. La conversione in legge del d.l. 29 maggio 2024, n. 69 ha apportato modifiche sostanziali al Dpr 380/2001, fornendo una risposta agli obiettivi dichiarati nella relazione accompagnatoria al testo di legge, di semplificazione e di maggiore chiarezza della pratica applicativa; modifiche finalizzate alla regolarizzazione di quelle piccole difformità che rendevano numerose abitazioni invendibili o comunque non legittimate, causando anche un freno al mercato immobiliare e alle attività di ristrutturazione del tessuto edilizio nazionale esistente".

"Con la legge - ammette - possono essere superate situazioni in stallo da decenni, non risolvibili nel contesto normativo vigente. La legge presenta una modifica puntuale di alcuni articoli del vigente Testo unico dell’edilizia, affrontando solo parzialmente la riconosciuta necessità di una riforma integrale dell’impianto normativo edilizio, rivedendo il Testo unico nella sua interezza ed organicità. Non è necessaria una semplice revisione ma una nuova, integrale elaborazione di un codice finalmente rispondente alle esigenze di semplificazione e razionalizzazione, correlate ad una nuova normativa urbanistica per supportare e facilitare la crescita ed un futuro sostenibile per il nostro Paese, secondo le esigenze di rigenerazione urbana, di riduzione del consumo di suolo, di ‘costruire sul costruito’”. 

“La scelta di effettuare modifiche parziali di un testo normativo ormai inadeguato - rimarca il presidente Perrini - aumenta le incertezze applicative introducendo il rischio di ‘derogabilità permanente’ in ambiti di competenza di altre normative e può produrre criticità nel governo dei territori che necessitano, invece, di una nuova disciplina e di un nuovo Codice delle costruzioni che siano organici ed attualizzati. La nuova frontiera del processo di governo del territorio è il ‘green deal’, la rigenerazione urbana e la limitazione del consumo di suolo, che presuppongono strumenti e disciplina urbanistica che favoriscano l’inclusione sociale e la qualità ambientale, e che siano adeguati ad affrontare le sfide della transizione ecologica”.

In merito al tema della rigenerazione, chiarisce “stiamo operando una analisi del testo unificato delle diverse proposte di legge presentate al Senato e stiamo valutando la possibilità di presentare in audizione alcuni emendamenti al testo unificato, che sarà discusso in Commissione ottava del Senato a partire dal 15 ottobre. Preme ricordare che su questo tema abbiamo firmato un protocollo di intesa con Anci nazionale lo scorso aprile a Bari, tema che caratterizza il futuro delle nostre città e che vede gli enti pubblici, in particolare i Comuni, coinvolti nel processo pianificatorio. Analogo protocollo con un’attenzione particolare alle buone pratiche di rigenerazione urbana è in corso di stesura con il Demanio. Sulle tematiche urbanistiche non possiamo non citare il grande lavoro e la sinergia che si è creata e rafforzata con il Censu, Centro nazionale di studi urbanistici”.

3 Ottobre
Autore
Eugenio Scribani

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