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Calcio: adesso Ceferin vuole una Superlega tutta sua

pallone in mezzo al campo

Dalla Spagna arrivano le indiscrezioni del nuovo torneo cui pensano Uefa ed Eca dal 2027

La Superlega era il grande nemico del calcio europeo? Si secondo la Uefa e soprattutto secondo il suo presidente Ceferin che però ora, se la Superlega la organizza lui, la ritiene un’idea per rilanciare il futuro del pallone del vecchio continente.

Stando a quanto rivelato da alcuni media spagnoli, quella stessa Spagna dove ci sono Real Madrid e Barcellona, se da una parte il grande nemico UEFA era A22, la società fondata dalle due spagnole e dalla Juventus, per dare vita alla Superlega, dall’altra, UEFA ed ECA (European Club Association) starebbero pensando ad una loro Super League.

Evidentemente, di fronte allo strapotere commerciale ed economico, del campionato arabo, che continuando sulla via intrapresa questa estate, arriverà in breve a depauperare tecnicamente tutti i campionati europei, anche il nuovo format della Champions League che entrerà in vigore nella stagione 2024/25 appare inefficace.

Secondo i media spagnoli, l’idea per il 2027 è quella di introdurre tre divisioni da 18 squadre ciascuna: la Super League, l'Europa League e l'Aspirant League. Due promozioni e due retrocessioni tra prima e seconda lega, che diventano quattro tra la seconda e la terza divisione.

L'idea sarebbe quella di dividere ciascuna divisione in due gironi con una fase finale. Le leghe nazionali servirebbero, in caso di titolo o buona posizione ad un bonus in denaro e forse più punti nella classifica della Superlega.

La rosa delle squadre partecipanti potrebbe essere estesa a 34 giocatori per dar loro modo di competere su due fronti, europeo e nazionali. Resta da chiarire quando si giocherà un torneo del genere che potrebbe andare ad invadere i fine settimana. Intanto però una cosa appare chiara: il demone di Ceferin non era la Superlega ma il fatto che non la organizzasse lui. 

1 anno fa
Autore
Luca Morazzano

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