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Federcontribuenti vuole abbassare prezzi benzina che però salgono

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L'associazione dei consumatori chiede un taglio sulla componente accise dei prezzi dei carburanti che però in questi giorni stanno aumentando

Ancora un balzo per le quotazioni petrolifere, sempre con un occhio alle tensioni in Medio Oriente e agli effetti dell'uragano Milton. Parte dunque un nuovo giro di rialzi sui prezzi dei carburanti. Le medie dei prezzi praticati alla pompa salgono ininterrottamente da una settimana. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Per Tamoil registriamo un rialzo di un centesimo sulla benzina.

Quanto alle medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti, la benzina self service a 1,758 euro/litro (+2 millesimi, compagnie 1,766, pompe bianche 1,741), diesel self service a 1,644 euro/litro (+3, compagnie 1,652, pompe bianche 1,627). Benzina servito a 1,900 euro/litro (+3, compagnie 1,945, pompe bianche 1,811), diesel servito a 1,785 euro/litro (+3, compagnie 1,831, pompe bianche 1,696). Gpl servito a 0,720 euro/litro (invariato, compagnie 0,730, pompe bianche 0,708), metano servito a 1,356 euro/kg (+1, compagnie 1,368, pompe bianche 1,347), Gnl 1,265 euro/kg (+1, compagnie 1,273 euro/kg, pompe bianche 1,258 euro/kg).

Sul versante dei prezzi sulle autostrade, la benzina self service 1,860 euro/litro (servito 2,128), gasolio self service 1,759 euro/litro (servito 2,030), Gpl 0,862 euro/litro, metano 1,460 euro/kg, Gnl 1,334 euro/kg.

LA POSIZIONE FEDERCONTRIBUENTI

"Continuiamo e continueremo a sostenere una operazione verità: il prezzo della benzina potrebbe essere ridotto di 20 centesimi al litro senza nessuna conseguenza negativa sulle casse dello Stato". Lo sostiene Federcontribuenti annunciando il lancio di una campagna di sensibilizzazione sull'aumento dei carburanti.

"E' giusto che i cittadini sappiano - sostiene Marco Paccagnella, presidente di Federcontribuenti a margine della presentazione di Federsviluppo a Padova - che il 55% del costo del litro di benzina è costituito da tasse; su due euro di costo al litro della benzina verde il totale delle accise arriva a 98 centesimi, a cui viene applicata una imposta sul valore aggiunto di 20 centesimi. Praticamente una tassa sulle tasse. La materia prima costa solo per 60 centesimi sul prezzo finale che viene completato da 22 centesimi dei costi di distribuzione del carburante dalle petroliere al benzinaio. Gli esercenti delle stazioni di servizio sono l'anello debole della catena. A loro, se tutto va bene vanno solo 4 centesimi al litro".

L’ipotesi di aumento delle accise "influirà sull’andamento dei prezzi di carburante e sui prodotti a largo consumo perché, se il trasporto aumenta del 10%, i prodotti che acquistiamo aumentano dell’11% e i contribuenti pagheranno un 42% in più di tasse, non dimentichiamo l’Iva sui prodotti, a coprire le spese di trasporto e – conclude Federcontribuenti – per l’aumento del prodotto che acquista".

11 Ottobre
Autore
Luciano Razzano

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