Champions League, Juve batte Chelsea e l'Atalanta lo Young Boys

La Juventus è tornata ad essere squadra e i primi a farne le spese sono i Campioni d’Europa in carica del Chelsea. Max Allegri era tornato a fare vattute in conferenza stampa già prima della sfida con la Sampdoria e ha poi continuato dopo la vittoria sofferta contro i blucerchiati.

Evidentemente il teorico del “corto muso” aveva capito di aver ritrovato una Juve capace di mettersi alle spalle la parentesi griffata CR7 e quindi tornata solida perché disposta al sacrificio.

Un sacrificio fatto di corsa e concentrazione a costo di cedere 2/3 del possesso palla dell’intero match ai Blues. Ma proprio i Blues i brivi a Szczesny non riescono a matterli davvero se non nel finale ed anzi scoprono il fianco ai contropiedi bianconeri già nel primo tempo.

Una formazione inedita, dettata dalle assenze di Morata e Dybala, si dimostra macchina da ripartenza che però sbaglia la stoccata finale, almeno fino all’avvio della ripresa quando Bernardeschi inventa un assist per Federico Chiesa che incrocia ottimamente e insacca sotto alla traversa il gol che decide il match. Poi la Juve difende con ordine, si arrocca passando ad una difesa a 5, ma alla fine porta a casa tre punti d’oro per il girone di Champions oltre che per la convinzione di un intera stagione.

Prima della Juve, a tirare su l’orgoglio delle squadre italiane in Champions, ci aveva pensato l’Atalanta che anche se di misura era riuscita a a battere lo Young Boys grazie ad un gol di Pessina in un match che non passerà alla storia come la miglior partita della Dea dal punto di vista tattico o agonistico, ma consegna a Gasperini e ai suoi tre punti che valgono la vetta solitaria del girone.