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Nuovi modi di abitare: arriva il cohousing

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Prime indicazioni dei Notai per "legislare" la coabitazione

Cos’è un contratto di senior cohousing o di cohousing intergenerazionale? Chi lo può stipulare? Cosa ha previsto la legge 23 marzo 2023 n. 33? Il Consiglio nazionale del Notariato ha cercato di dare una prima risposta all’esigenza emergente di disciplinare il fenomeno del senior cohousing o del cohousing intergenerazionale (la – così detta - coabitazione tra anziani oppure tra anziani e giovani) attraverso lo studio n. 54-2024/P 'Accordi di convivenza solidale tra anziani', a cura della Commissione studi pubblicistici.

È sempre più frequente che persone anziane vivano in case di proprietà spesso molto grandi per le loro esigenze, svuotatesi nel corso degli anni, non più rispondenti alla funzione di casa per il nucleo familiare originario. Tali abitazioni necessitano inoltre di frequenti interventi manutentivi, trattandosi il più delle volte di costruzioni risalenti a decenni addietro. Va poi considerato che la popolazione anziana è quella economicamente più debole. L’Istat stima che la quota di individui di 65 anni o più passerà dal 23,5% (2021) al 34,9% nel 2050. Si stima inoltre che tra circa 20 anni vi saranno 10,2 milioni di persone destinate a vivere sole. Nel 2041 il numero di persone sole con 65 anni o più raggiungerà il 60% del numero totale di persone, pari a circa 10,2 milioni (incremento del 20% rispetto al 2021). L’aumento della popolazione anziana comporterà inevitabilmente un maggior numero di politiche sociali ed assistenziali.

La recente legge 23 marzo 2023 n. 33 (in G.U. 30 marzo 2023 n. 76) ha riconosciuto espressamente il senior cohousing e il cohousing intergenerazionale, delegando il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi, finalizzati ad attuare diverse misure in materia di politiche in favore delle persone anziane, anche di tipo abitativo. La scelta del cohousing, in tutte le sue declinazioni, offre numerosi vantaggi quali la riduzione del consumo del suolo, un contributo significativo alla rigenerazione urbana mediante la riqualificazione ecosostenibile dell’esistente patrimonio immobiliare, una notevole diminuzione dei costi di vita, maggiore sicurezza, miglior assistenza e un incremento dell’interazione sociale. Benefici che si traducono in un impatto positivo sulla qualità della vita degli anziani, contribuendo contestualmente alla creazione di una società più coesa e solidale.

15 Ottobre
Autore
Luciano Razzano

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