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Cessione del credito, serve una marcia indietro sulle nuove norme

Parlamento Italiano

La Confedilizia è stata ascoltata in audizione, dalla Commissione Bilancio del Senato, in merito al decreto-legge “Sostegni-ter”.

Rivedere la stretta introdotta dal Decreto Legge Sostegni Ter a proposito di cessione del credito. Il coro degli attori del comparto edilizio è praticamente unanime ma il governo Draghi appare non sentire ragioni. 

Due le norme di più diretto interesse della Confederazione della proprietà edilizia: l’articolo 5, riguardante il “credito d’imposta in favore di imprese turistiche per canoni di locazione di immobili”, e l’articolo 28, contenente “misure di contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche”.

Con riferimento alla prima disposizione, il presidente Spaziani Testa ha espresso apprezzamento per questo intervento di sostegno, che ha riflessi positivi anche sui proprietari-locatori, rimarcando tuttavia la sua insufficienza. Da un lato, infatti, restano esclusi tanti soggetti che stanno subendo da due anni la crisi del turismo senza aver mai ricevuto alcun ristoro, non avendo natura di impresa, a partire da coloro che operano tramite le locazioni brevi. Dall’altro, si sarebbe potuto cogliere l’occasione per una proroga del credito d’imposta più generalizzata, essendo ancora notevoli le difficoltà che si riscontrano anche al di fuori del comparto turistico, nonché per interventi sull’Imu. In prospettiva, poi, Spaziani Testa ha rimarcato l’urgenza di provvedere attraverso misure strutturali, come l’estensione della cedolare secca alle locazioni non abitative.

Quanto alla seconda norma di interesse, quella sulle cessioni dei crediti d’imposta, il presidente della Confedilizia ha espresso l’avviso che occorra operare una vera e propria marcia indietro rispetto alle misure appena varate, considerato che le stesse stanno creando enormi problemi a tutti i soggetti interessati al sistema: proprietari di immobili, amministratori di condominio, banche (soprattutto quelle di minori dimensioni), professionisti, imprese. Il tutto – ha rimarcato Spaziani Testa – non solo con riferimento al superbonus 110 per cento, ma con riguardo all’intero sistema degli incentivi per interventi sugli immobili (ristrutturazioni edilizie, facciate, risparmio energetico, miglioramento sismico ecc.) e anche all’appena prorogato credito d’imposta per gli affitti delle imprese turistiche. La strada maestra – ad avviso della Confedilizia – è il ripristino della cedibilità dei crediti senza limiti, né numerici né soggettivi. In prospettiva, poi, un’esigenza fondamentale è quella di una tregua normativa.

Il presidente della Confedilizia ha infine evidenziato la mancanza di misure di sostegno nei confronti dei proprietari che hanno subito quasi due anni di blocco degli sfratti e che in molti casi ancora faticano a tornare in possesso dei loro immobili.

2 anni fa
Autore
Luca Morazzano

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