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Covid19, antivirali e nuovi vaccini per la fine dell'emergenza

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La variante Omicron ha mutato profondamente la situazione. L'evolvere della ricerca medica permetterà di superare la situazione emergenziale

L’arrivo della variante Omicron ha cambiato l’aspetto dell’epidemia e chissà che grazie alle prospettive dello scenario attuale, non si cominci finalmente ad intravedere la fine dell'emergenza e quindi dello stato di Pandemia. Il Covid19 è oggi ancora un virus molto contagioso ma probabilmente meno violento. È più facile infettarsi, ma più difficile sviluppare una malattia grave. Questo accade, in parte, per le caratteristiche del virus, ma soprattutto perché la popolazione, grazie alla vaccinazione o al fatto di essere guarita dall’infezione,  ha sviluppato maggiori difese.
“L’infezione, così come la vaccinazione, proteggono ancora molto bene dalla malattia grave e riducono significativamente il rischio di contagio”, afferma Giovanni Maga direttore dell’Istituto di genetica molecolare  del Cnr (Cnr-Igm). “Però la variante, ormai, è oltre il 90% dei nuovi casi e quindi ci sono ancora molte persone che si infettano. Ma per fortuna non c’è quella corrispondenza tra infezione e malattia grave che abbiamo visto con le precedenti varianti, in particolare con la delta”.
Un’altra importante novità sono gli antivirali. “Ne sono stati approvati quest’anno già tre e alcuni possono essere somministrati addirittura a casa, al primo esordio dei sintomi e quindi consentono alle persone più a rischio, alle persone fragili di non sviluppare la malattia grave e quindi di superare l’infezione senza dover essere ricoverati in ospedale”, prosegue il direttore Cnr-Igm. “Nel prossimo autunno-inverno sarà, probabilmente, possibile controllare molto meglio l’infezione, evitare quindi la saturazione del sistema sanitario grazie alla combinazione dei vaccini e degli antivirali”. Vaccini che probabilmente avranno anche un volto nuovo. “Si stanno sperimentando vaccini che possono proteggere anche contro eventuali nuove varianti, utilizzando proteine del virus che non mutano, oppure combinando proteine Spike di diversi coronavirus quindi aumentando la nostra capacità di fronteggiare il virur”, conclude Maga. Possiamo allora guardare al futuro con ragionevole ottimismo ma in questo momento non dobbiamo ancora abbandonare le misure di prudenza e soprattutto dobbiamo continuare a vaccinarci”.
2 anni fa
Autore
Luca Morazzano

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