Ecomondo è sempre più il centro della green and circular economy
L'appuntamento di Rimini si conferma punto di riferimento mondiale e segna l'inizio di una serie di appuntamenti lunghi un anno
Anche l’Edizione 2023 di Ecomondo a Rimini verrà archiviata come un successo. L’ormai tradizionale appuntamento del polo fieristico riminese si conferma l’evento internazionale di riferimento in Europa e nel bacino del Mediterraneo per le tecnologie, i servizi e le soluzioni industriali nei settori della green and circular economy. Ancora una volta, le principali aziende di servizi, soluzioni e tecnologie del settore ambientale si sono ritrovate infatti nei padiglioni della Fiera di Rimini.
Dalla gestione delle acque allo smaltimento dei rifiuti, dal tessile alle bioenergie, dalla gestione e tutela dei suoli fino ai trasporti, l’agricoltura e le città sostenibili, ogni declinazione di settore ha trovato la sua declinazione in un contesto di partecipazione e di presenze positivo. Ecomondo quest’anno è più che mai punto di inizio di una serie di incontri, digitali e non, che verranno portati avanti durante tutto l’anno; occasioni per affrontare i temi legati allo stato di implementazione dei progetti faro PNRR e allo stato di adozione dell’economia circolare nelle principali filiere industriali oltre al ripristino e la rigenerazione ecologica dei suoli e dell’idrosfera, delle coste e delle città.
Ampio e varietato il programma di conferenze, seminari ed eventi grazie al coinvolgimento del Comitato Tecnico Scientifico presieduto dal professor Fabio Fava con un pool di ottanta tra primi scienziati, tecnici, dirigenti e referenti di istituzioni nazionali (Ministeri, fra cui quello dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, le regioni, fra cui l’Emilia-Romagna), associazioni e federazioni di settore (Utilitalia, Assombiente, Confindustria, Confindustria Cisambiente, Federalimentare, Federchimica, Confagricoltura), consorzi (CONAI, CIB, CIC), agenzie e istituti (ISPRA, ENEA, Istituto Superiore di Sanità), per citarne solo alcuni, ma anche di istituzioni europee e internazionali (i.e. Commissione Europea, OCSE, EEA, FAO, etc).
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