Edilizia, rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro
L’intesa sulla parte economica era stata già raggiunta lo scorso 28 gennaio
Sottoscritto il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle imprese e cooperative edili che affronta, tra gli altri, aspetti fondamentali per semplificare gli adempimenti e rafforzare il contrasto al lavoro irregolare. L’accordo è stato firmato venerdì scorso, 21 febbraio, dall’Ance, dalle Associazioni nazionali delle Cooperative (AGCI Produzione e Lavoro, CONFCOOPERATIVE Lavoro e Servizi, LEGACOOP Produzione e Servizi) e dai Sindacati nazionali edili (Fillea, Filca e Feneal).
L’intesa sulla parte economica era stata raggiunta lo scorso 28 gennaio e prevede, per i lavoratori inquadrati al 1° livello (parametro 100), un incremento complessivo del minimo di paga base e di stipendio pari a 180 euro, di cui 80 euro a decorrere dal 1° febbraio 2025, altri 50 euro dal 1° marzo 2026 e altri 50 dal 1° marzo 2027.
Per quanto riguarda la parte normativa, l’intesa sul nuovo contratto di lavoro del settore, che scadrà il 30 giugno 2028, contiene capitoli di rilievo dedicati al catalogo formativo nazionale (CFN), alla sorveglianza sanitaria, al sistema di premialità, alla denuncia unica edile (D.U.E.), alla gestione dell’F24, alla trasferta nazionale, al lavoro straordinario, alla non sovrapponibilità dei cicli contrattuali, al Prevedi e alla Commissione Classificazione.
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