Bilancia come Camilla, è lei la Regina della Città di Priverno
Dalla provincia di Latina il contraltare alla débâcle delle 'primedonne' come Raggi e Appendino
La tornata elettorale 2021 non sarà ricordata alla storia come una tornata record in fatto di candidate donne al ruolo di sindaco tra i centri dei chiamati al voto.
Poche le realtà in cui un’aspirante sindaca concorreva per la poltrona di primo cittadino, poche quelle in cui l’aspirante sindaca in lizza è riuscita a spuntarla
Il caso più eclatante è quello di Roma dove Virginia Raggi, nonostante fosse il sindaco uscente, in fatto di preferenze è arrivata addirittura quarta.
Altro caso emblematico, quello di Torino dove la sindaca uscente, Chiara Appendino, non ha ritenuto opportuno riproporre la propria candidatura mentre Valentina Sganga, chiamata a succedere all’Appendino come candidata del M5S, con il suo 9% resterà a guardare il ballottaggio tra Paolo Damilano e Stefano Lo Russo.
C’è però un comune, in provincia di Latina, Priverno, piccolo centro da poco più di 13 mila abitanti, posizionato sulla parte finale dei Monti Lepini verso il mare e affacciato sulla valle del fiume Amaseno, dove la prima cittadina uscente non solo si è ricandidata, ma è riuscita ad essere rieletta con numeri ancora più netti rispetto a quelli del 2016.
Forse perché Priverno ha una tradizione rosa che affonda le sue radici nella leggenda della Regina amazzone Camilla, fatto sta che il caso di Anna Maria Bilancia rieletta sindaco sbaragliando alla conta dei numeri il proprio concorrente Ernesto Desideri, rappresenta un caso emblematico di come una donna determinata, passionale e preparata, possa farsi valere in un mondo come la politica che, al di là degli slogan e dei proclami, continua a dimostrarsi a predominanza maschile tanto che serve una legge sulle quote rosa per rimarcare la parità.
A proposito di numeri, Anna Maria Bilancia, candidata sindaco di Ancora per Priverno, con 4858 voti su un totale di 8266 votanti ha vinto con una percentuale del 60,15%, staccando di coltre 1600 voti il suo antagonista Ernesto Desideri (3.218 voti per il 39,85 percentuale), ben di più dei 42 voti che gli fruttarono la vittoria nel 2016 quando, oltre ai due di questa tornata, correvano anche altri tre candidati sindaco.
A proposito delle difficoltà che una donna si ritrova ad affrontare nell’amministrazione di una città, già prima delle elezioni la Bilancia aveva dichiarato:
“Sicuramente essere una donna, all’inizio di un mandato amministrativo, non aiuta perché ci si trova a lavorare in contesti tradizionalmente maschili. Mi è capitato di avvertire, all’inizio dei primi cinque anni, una sottile diffidenza da parte di alcune persone, preoccupate che una donna non potesse avere le qualità e la forza per ricoprire un ruolo così faticoso e complesso. Con il tempo, però, le diffidenze sono quasi del tutto scomparse e in qualche caso, addirittura, ho percepito una fiducia particolare datami proprio perché donna, da parte di chi riconosce alle donne una capacità maggiore di prendersi cura degli altri, rispetto agli uomini. Del resto, fare il sindaco è mettersi al servizio della propria Comunità, prendendosene cura, nel senso più autentico della politica.
Più intollerabile, e a me succede per fortuna raramente, è quando una donna deve scontare atteggiamenti misogini, ancor peggio se provengono da altre donne, perché sono ingiusti e retrogradi e soprattutto ostacolano il diritto delle donne a perseguire i loro progetti e a realizzarsi. Non si capisce che ferire una donna oggi, vuol dire correre il rischio che la propria figlia possa essere ferita da qualcun altro, domani. Il mio impegno, perciò, continuerà ad essere ancora quello di fare in modo che le donne abbiano i loro spazi e vedano soddisfatti i loro diritti”.
Venendo alla vittoria netta del 3 e 4 ottobre la Bilancia sottolinea:
“ È stata una vittoria netta, che ha rivelato il suo volto da subito. Già dalle prime schede il distacco era notevole, era evidente; soprattutto da subito è parso chiaro dai dati che arrivavano dai vari seggi, che si trattata di un trend diffuso. Erano dati che arrivavano dalle periferie, dalle frazioni così come dai seggi del centro. Per cui abbiamo cominciato a sperare e ad essere felici già dopo la prima mezz’ora di spoglio. Poi quando abbiamo avuto la certezza di aver incassato uno scarto tale di voti, più di 1500, incolmabili per i nostri avversari, abbiamo potuto cominciare a festeggiare”.
Dai numeri il sindaco di Priverno passa all’analisi politica del voto:
“Penso che il risultato numerico rappresenti la risposta più netta, più bella e più trasparente che la città abbia voluto date al lavoro che noi abbiamo portato avanti in questi cinque anni. Un lavoro che abbiamo portato avanti sempre con determinazione, con continuità, con passione e con tanta competenza”.
Poi guarda al futuro, prossimo e più avanti:
“Siamo pronti a metterci al lavoro da subito e sono sicura che saremo ancora più bravi perché in questi cinque anni abbiamo imparato, abbiamo accumulato esperienza e perché partiamo da una situazione migliore da quella da cui partivamo nel 2016. Ci sono già tante opere in cantiere che porteremo a compimento e tante che abbiamo intenzione di realizzare. Ci sono opere già finanziate, altre per cui chiederemo i fondi necessari alla realizzazione attingendo anche alle risorse che il PNRR metterà a disposizione dei comuni. Il nostro obiettivo è quello di rendere Priverno una città sempre più innovativa, più green, più moderna. Lo faremo continuando a progettare con competenza per attrarre fondi con cui rivitalizzare l’economia locale. Continueremo a progettare una città capace di organizzare eventi non solo a livello locale ma capaci di attrarre a Priverno l’attenzione dell’intero comprensorio e anche di più. Eventi che possono servire da volano per promuovere Priverno e le sue bellezze al di fuori. Siamo convinti che Priverno e tutto il comprensorio intorno sia pieno di bellezze e di ricchezze, di storia, architettura, tradizioni, monumenti, natura, enogastronomia e tanto altro ancora, che vanno messi a sistema per fare si che si trasformino in un volano di turismo ed economia”.
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