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Si parla sempre più di ritorno al nucleare

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A Reggio Emilia a “L’Età Green. La crescita e lo sviluppo al tempo delle rinnovabili. Il ritorno del nucleare”

Erano altri tempi e soprattutto c'erano tutto un'altro tipo di tecnologia e concezione di sicurezza. Quando in Italia si votò contro l'utilizzo del nucleare era il 1987. Quella votazione portò alla chiusura e alla dismissione, ancora in corso, delle centrali ad energia nucleare presenti in Italia. Quasi quaranta anni dopo, con una diversa concezione di energia sostenibile, il nucleare torna al centro del dibattito. Se ne è parlato nei giorni scorsi a Reggio Emilia in occasione di: “L’Età Green. La crescita e lo sviluppo al tempo delle rinnovabili. Il ritorno del nucleare”.

L’evento ha visto la partecipazione di istituzioni come Regione Emilia-Romagna, rappresentata dal Presidente Stefano Bonaccini, del Comune di Reggio Emilia, con il Sindaco Marco Massari, di Confindustria con il Presidente Emanuele Orsini e di importanti realtà industriali ed economiche locali e nazionali.

Alberto Montanini, Direttore Normative e Rapporti Associativi di FederCostruzioni è stato intervistato dal Direttore della Gazzetta di Reggio, della Gazzetta di Modena e de La Nuova Ferrara, Cristiano Meoni.

Montanini ha condiviso riflessioni fondamentali sulla direttiva europea #EPBD, la cosiddetta “Case Green”. Ha sottolineato come i provvedimenti iniziali fossero squilibrati e poco pragmatici, ma che il testo approvato dal Parlamento Europeo rappresenta un passo avanti verso obiettivi raggiungibili e realistici.

“Sostenibilità significa che un processo deve essere equilibrato per le persone, l’ambiente, l’economia e le attività umane,” ha dichiarato Montanini. Ha anche evidenziato l’importanza di formare i consumatori all’uso razionale ed efficiente delle nuove tecnologie, cruciali per raggiungere gli obiettivi di de-carbonizzazione e risparmio energetico.

Montanini ha inoltre discusso la necessità di chiarezza nei provvedimenti, citando l’impegno di Federcostruzioni verso un Testo Unico degli incentivi, che miri a una distribuzione mirata e duratura dei bonus casa. “Siamo convinti che ogni provvedimento debba essere commisurato all’effetto utile ottenuto,” ha affermato Montanini, sottolineando l’obsolescenza delle attuali classificazioni energetiche degli edifici e la necessità di un approccio progettuale mirato al miglioramento ambientale effettivo.

Immergas continua a investire nelle persone e nelle tecnologie, con l’apertura imminente di un avanzato Centro di ricerca sulla combustione dell’idrogeno e lo studio dei nuovi gas ecologici. I nostri apparecchi ibridi factory made, che combinano una pompa di calore elettrica e una caldaia a condensazione governati da un’unica centralina, rappresentano soluzioni concrete e sostenibili per ridurre l’impatto ambientale. “Rimaniamo innamorati delle soluzioni per gli utenti, non solo delle tecnologie,” ha concluso Montanini, ribadendo il nostro impegno dal 1964 a oggi. 

1 Luglio
Autore
Eugenio Scribani

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