Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

La libertà di stampa di spionaggio nel conflitto ucraino

Evan Gershkovich.jpeg

Gli Usa si mobilitano e palrano con Mosca per trattare la liberazione del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha avuto un colloquio telefonico con l'omologo russo, Sergei Lavrov, per discutere della situazione del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich, detenuto in Russia "per spionaggio".

Secondo Lavrov, Gershkovich sarebbe stato "colto in flagrante mentre cercava di ottenere informazioni segrete e classificate come segreto di stato, approfittando del suo status di giornalista", rende noto in un comunicato il ministero degli Esteri russo.

Mosca - è stato ancora reso noto - ritiene che ci siano "fatti comprovati delle attività illegali del cittadino statunitense" e ricorda che il suo arresto è stato notificato all'ambasciata Usa a Mosca secondo le procedure stabilite. "Il suo destino sarà deciso dalla corte".

Lavrov ha pertanto invitato le autorità statunitensi a "rispettare le decisioni delle autorità russe prese in conformità con la legge e gli obblighi internazionali". "È inaccettabile che le autorità di Washington e i media occidentali creino scalpore con l'ovvia intenzione di dare a questo caso una connotazione politica", commenta il ministero degli Esteri russo. Il colloquio, ha sottolineato Lavrov, è stato richiesto dalla parte americana ed è servito anche "ad affrontare alcuni temi tipici della relazione bilaterale".

Il Dipartimento di Stato ha riferito che il colloquio è stato occasione per Blinken di esprimere "la sua grave preoccupazione" per "l'inaccettabile detenzione" di Gershkovich. Blinken ha chiesto il rilascio immediato del giornalista così come quello di Paul Whelan, l'ex Marine condannato a 16 anni con accuse di spionaggio.

"Il segretario di stato e il ministro degli Esteri hanno parlato anche dell'importanza di creare un ambiente che consenta alle missioni diplomatiche di svolgere il proprio lavoro", si legge nel comunicato del Dipartimento di Stato.

Intanto trentotto direttori di testate giornalistiche di tutto il mondo hanno firmato una lettera indirizzata all'ambasciatore russo negli Stati Uniti in cui condannano la detenzione del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich e ne chiedono l'immediato rilascio. A darne notizia è lo stesso Wsj.

I firmatari della lettera all'ambasciatore Anatoly Antonov si dicono profondamente preoccupati per la detenzione di Gershkovich. "L'arresto ingiustificato ed iniquo di Gershkovich rappresenta una significativa escalation nelle misure contro la stampa del vostro governo", si legge nella lettera. "La Russia sta inviando il messaggio che il giornalismo all'interno dei vostri confini è criminalizzato e che i corrispondenti esteri che cercano di riferire dal vostro paese non godono dei benefici dello stato di diritto".

La lettera è stata firmata in rappresentanza di testate giornalistiche e gruppi giornalistici tra cui The Wall Street Journal, New York Times, Bbc, Washington Post e il Comitato per la protezione dei giornalisti.

1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

Commenti