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Nuovi Criteri Ambientali Minimi per infrastrutture stradali

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I nuovi CAM impongono criteri stringenti per ridurre l’impatto dei progetti infrastrutturali

A partire dal 21 dicembre 2024, entreranno ufficialmente in vigore i nuovi Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’affidamento dei servizi di progettazione, costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali. Questo aggiornamento, previsto dal Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 5 agosto 2024 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 23 agosto 2024, segna un passo significativo verso una gestione più sostenibile delle opere pubbliche, in linea con gli obiettivi dell’economia circolare e della transizione ecologica. 

In questi mesi, CNA Costruzioni ha partecipato attivamente al tavolo di lavoro per la revisione del CAM Strade, con l’obiettivo di ridurre l’impatto delle nuove disposizioni sulle Piccole e Medie Imprese (PMI) del settore edile. Sebbene i principi alla base di questi criteri siano pienamente condivisibili, la loro introduzione comporterà una serie di modifiche significative, sia dal punto di vista della produzione dei materiali, sia per quanto riguarda l’adeguamento del mercato a queste nuove normative. È noto che certi cambiamenti e investimenti richiedono tempi maggiori e risorse consistenti, e CNA Costruzioni continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione per supportare le PMI in questa transizione.

I nuovi CAM, obbligatori per tutte le stazioni appaltanti, impongono criteri stringenti per ridurre l’impatto ambientale dei progetti infrastrutturali. Questi includono l’adozione di metodologie come Life Cycle Assessment (LCA) per valutare l’intero ciclo di vita delle opere, la promozione dell’uso di materiali riciclati e a basso impatto ambientale, e l’obbligo di considerare gli effetti dei cambiamenti climatici nelle fasi di progettazione. L’obiettivo principale è garantire che le infrastrutture stradali siano realizzate con una particolare attenzione alla sostenibilità a lungo termine.

Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di riforme volte a rendere il settore delle costruzioni più responsabile dal punto di vista ambientale, rispondendo alle esigenze di sostenibilità definite dall’Unione Europea e dagli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il Piano d’Azione Nazionale sul Green Public Procurement (PAN GPP) prevede che i CAM siano applicabili a diverse categorie merceologiche, tra cui l’edilizia, con l’obiettivo di individuare soluzioni progettuali, prodotti e servizi che garantiscano il miglior profilo ambientale durante l’intero ciclo di vita.

Parallelamente, il Ministero ha anche introdotto modifiche ai requisiti previsti dal DM n.256 del 23 giugno 2022, riguardante i criteri per l’affidamento di servizi di progettazione ed esecuzione di lavori edili. In particolare, sono state riviste le caratteristiche degli isolanti termici e acustici, riducendo dal 60 al 50% il contenuto minimo di materiali riciclati, recuperati o di sottoprodotto nel vetro cellulare. Questa modifica riflette un ulteriore impegno del Ministero nel perfezionare i criteri ambientali applicati alle costruzioni, assicurando che l’uso di materiali sostenibili sia al centro delle operazioni di edilizia.

4 Settembre
Autore
Luciano Razzano

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