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Sport Italiano ancora al top, Malagò si sbilancia al Sei Nazioni

Ruby, il tabellone del Guinness Sei Nazioni 2022

Il presidente del CONI spiega l’avventura azzurra al Guinness 2022 di Ruby e lancia Berrettini. Anche Innocenti è ottimista

Lo sport italiano continua a stupire in positivo in questo 2022 dopo un 2021 da iscrivere negli annali come uno degli anni più trionfali per gli atleti tricolori a livello europeo e mondiale. A parlare delle attese per questo nuovo anno è stato Giovanni Malagò, presidente del Coni, Il numero uno del comitato olimpico italiano, in collegamento alla presentazione del Guinness Sei Nazioni 2022 di Rugby ha spiegato: “"Siamo con un piede sulla scaletta dell'aereo per Pechino e abbiamo qualche giornata che ci obbliga ad aspettare quelle che sono le rigide norme del governo cinese. Siamo fortunati perché siamo dentro una grande bolla, il perimetro dell'albergo, delle venue di gara. Ci sarà anche la sessione del Cio e alla fine delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi ci saranno due cerimonie con il passaggio di consegna delle bandiera a Milano-Cortina con i sindaci presenti. Poi abbiamo un ragazzo che si gioca la finale degli Australian Open per fare la storia che si chiama Matteo Berrettini e speriamo che l'onda del 2021 continui”. 
Marzio Innocenti, presidente della Federazione Italiana Rugby, alla vigilia del Guinness Sei Nazioni 2022 ha precisato: “Le aspettative sono molte, ci sono tante situazioni che si svilupperanno. Il Sei Nazioni è il torneo più importante del mondo. Noi andiamo a giocare con i migliori al mondo e i nostri ragazzi devono fare il massimo. La nostra missione è riportare il rugby italiano in un livello alto come ha detto il presidente Malagò. Siamo felici di avere come sponsor Bitpanda con noi, siamo qua per cambiare lo status quo anche noi che ci indica come i perdenti, questo è successo ma i ragazzi si stanno allenando e stanno facendo il massimo. Michele Lamaro è un grande capitano, sono ragazzi giovani ma loro ci porteranno al mondiale 2023 e mi aspetto grandi cose. Intorno a noi abbiamo grande supporto. Il progetto Seven lo porteremo avanti con il Coni. E Sport e Salute è con noi per far si che il torneo sia più bello e importante possibile e che aiuti noi e la città di Roma. Un ultimo ringraziamento da parte mia è per tutti i volontari”. 
Lo stesso Innocenti, rispolvera il suo passato da rugbista e spiega: “Noi ex giocatori avremmo tutti voluto giocare questo torneo. Ai miei tempi in molti ci chiedevamo perché non ci fanno giocare, a quei tempi ci potevamo giocare, poi ci siamo arrivati grazie a due grandi presidenti che hanno creato le condizioni. Tutti avremmo voluto giocare il 5 Nazioni, io sono un esordiente nel Sei Nazioni come presidente, sarà un grande Sei Nazioni e sono convinto che lo sarà”.
2 anni fa
Autore
Luciano Razzano

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