Geotermia Toscana regina all’International Geothermal Association
L’Associazione Internazionale di Geotermia ha fatto tappa a Larderello, baricentro del sistema geotermico di Enel Green Power in Toscana
A Larderello e in Toscana Enel Green Power gestisce il più antico e allo stesso tempo innovativo complesso geotermico del mondo, che conta 34 centrali geotermoelettriche, per un totale di 37 gruppi di produzione, dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. I 6 miliardi di KWh prodotti annualmente in Toscana, oltre a soddisfare il 33% circa del fabbisogno elettrico regionale, forniscono calore utile a riscaldare oltre 10 mila utenze, 30 ettari di serre e aziende della filiera agroalimentare e dell’artigianato.
Proprio a Larderello si è svolto anche l'incontro con l'Associazione Geotermica tedesca: energia elettrica da fonti rinnovabili, utilizzo del calore, ricadute positive sui territori e dialogo internazionale. Iniziative nate dalla collaborazione tra Enel Green Power e Unione Geotermica Italiana
Larderello e la geotermia toscana continuano a richiamare autorevoli personalità ed enti del mondo scientifico: la direttrice esecutiva dell’International Geothermal Association Marit Brommer, accompagnata da Adele Manzella, primo ricercatore dell’istituto di Geoscienze e Georisorse del Cnr e presidente uscente dell’Unione Geotermica Italiana (Ugi) e dal professore Luca Guglielmetti dell'Università di Ginevra, ha visitato la "capitale della geotermia" di Larderello e le aree circostanti dell’area geotermica tradizionale grazie a un’iniziativa in collaborazione con Enel Green Power.
Il gruppo, accolto dai responsabili Geotermia Global Luigi Parisi e Geotermia Italia Luca Rossini, con i collaboratori del team di Operation & Maintenance, e da Sara Montomoli responsabile Enel Geothermal Innovation, ha potuto approfondire la storia di questa risorsa rinnovabile con un confronto dedicato presso le Nuove Officine di Larderello, per poi spostarsi al Museo della Geotermia con una visita tecnico scientifica centrale di Valle Secolo – che con i suoi 120 MW (due gruppi da 60 MW) di potenza installata costituisce uno degli impianti geotermici più grandi d’Europa – e alle manifestazioni naturali di Sasso Pisano che tra vapori, fumarole, geyser e putizze raccontano la geotermia in tutti i suoi aspetti di sostenibilità insieme all’innovazione continua dell’attività industriale e alle ricadute positive dei cosiddetti usi plurimi della risorsa, a partire dall’utilizzo del calore per teleriscaldamenti residenziali, aziendali e artigianali fino alla cultura, all’arte, alla storia e al turismo sostenibile.
A questo proposito, la giornata si è conclusa con visite alle attività delle serre e del birrificio, che utilizzano il calore geotermico per i loro processi di produzione, e al MuBia (Museo delle Biancane) che, con una efficace esperienza interattiva, racconta la geologia della zona.
I partecipanti hanno espresso soddisfazione per questa visita che ha consentito di soffermarsi su tutti gli aspetti tecnici e ambientali della geotermia, con particolare riferimento all’innovazione, alla sicurezza e alla sostenibilità della produzione di energia elettrica grazie al vapore contenuto nel cuore della terra.
Particolarmente interessante il confronto su come la geotermia possa contribuire alla transizione ecologica con un contributo a 360°, dall’energia elettrica al settore termico, promuovendo proprio a partire dai territori toscani iniziative di sostenibilità, di creazione di valore condiviso, di volano per il turismo sostenibile e favorendo l’insediamento di attività produttive che possano beneficiare della risorsa geotermica per abbassare i costi di produzione. Importante anche il passaggio sulla rinnovabilità della geotermia, risorsa green sostitutiva di emissioni naturali e coltivata in modo sostenibile attraverso l’attività di estrazione regolata e monitorata costantemente e la reiniezione delle acque geotermiche dopo il raffreddamento del vapore nelle torri refrigeranti.
La visita rappresenta l’inizio di un percorso che potrà aprire prospettive importanti per future collaborazioni con l’International Geothermal Association.
"L'esperienza diretta di vedere la forte connessione tra l'energia geotermica e le persone che beneficiano di questa fonte di energia naturale sotto i nostri piedi è stata una fantastica rivelazione” ha detto l’executive director di IGA Marit Brommer, che poi ha osservato: “le centrali sono magnifici esempi di come Enel Green Power generi elettricità da oltre un secolo e di come sia possibile utilizzare la risorsa geotermica per diversi scopi. Con l'approccio innovativo e un'attenzione mirata alla sostenibilità, la risorsa geotermica diventa volano di sviluppo sostenibile nella regione attraverso la collaborazione fra imprenditori e stakeholder locali. Sono convinta che molte persone siano interessate ad avere un’esperienza diretta della geotermia e mi impegno affinché IGA ed Enel Green Power, insieme ai nostri stakeholder nella regione, intraprendano un viaggio fruttuoso che mostri come queste storie di successo possano andare di pari passo con obiettivi di sostenibilità. La mia visione è che Larderello, in Toscana, possa essere un faro per un'azione integrata sull'utilizzo delle risorse geotermiche a beneficio della società in generale. Ringrazio il team Enel Green Power, Adele Manzella e Luca Gugliemetti per questa visita, che mi auguro sia l’inizio di molte altre esperienze”.
Recentemente anche il vicepresidente dell’Associazione Geotermica tedesca, Thomas Jahrfeld, ha fatto tappa a Larderello per una visita guidata ed un incontro con i rappresentanti di Enel Green Power con un focus particolar sul teleriscaldamento geotermico, legato a possibili sviluppi nella città di Monaco di Baviera.
Secondo Adele Manzella “queste visite, nate dallo spirito di collaborazione internazionale di UGI, confermano, oggi come sempre, il grande interesse per l’esempio concreto di sviluppo integrato e sostenibile delle aree geotermiche toscane. L’ottimo connubio tra le strepitose risorse naturali, l’elevata competenza dell’industria italiana in tutta la filiera dello sviluppo geotermico, le economie dei territori a comprendere anche gli aspetti turistici, fanno di queste aree un esempio che non deve apparire un’eccezione. La geotermia rappresenta, infatti, un volano di sviluppo anche con risorse meno pregiate ma estese a gran parte del territorio italiano e va inserita più approfonditamente nella pianificazione energetica nazionale”.
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